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Regime LPP obbligatorio e sovraobbligatorio

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Per le aziende svizzere la previdenza professionale del personale è obbligatoria. Nella scelta della cassa pensione ci sono vari indicatori e aspetti che possono aiutare a farsi un’idea migliore dell’offerta. Tra questi vale la pena studiare più attentamente le condizioni sulla parte obbligatoria e sovraobbligatoria degli averi di vecchiaia.

Previdenza professionale in Svizzera: regime LPP obbligatorio e sovraobbligatorio

I lavoratori svizzeri che guadagnano almeno CHF 22'680 (= soglia d’ingresso 2023) per anno civile sono obbligatoriamente assicurati secondo la legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) – il cosiddetto 2° pilastro. Ogni mese versano i rispettivi contributi, che vengono risparmiati nella cassa pensione sotto forma di averi di vecchiaia. Tali averi vengono remunerati dall’istituto di previdenza e, in caso di pensionamento, convertiti in rendita vitalizia attraverso l’aliquota di conversione.

Per quanto concerne il capitale di vecchiaia si distingue tra averi obbligatori e sovraobbligatori, per i quali valgono condizioni e prestazioni differenti. 

Che cosa comprende il regime obbligatorio LPP?

Le condizioni quadro per la quota obbligatoria sono prestabilite dalla legge, trattandosi della previdenza minima. Ecco quali sono le prescrizioni di legge per il regime obbligatorio LPP:

  • La fase di risparmio (riscossione dei contributi di risparmio) inizia dal compimento del 24° anno d’età, unitamente al raggiungimento di un reddito minimo annuo di CHF 22'680 (situazione 2025).
  • Nel regime obbligatorio sono considerate le componenti salariali fino a un massimo di CHF 88'200 all’anno.
  • La deduzione di coordinamento (cfr. riquadro in basso) è fissa ed è pari a CHF 26'460 (situazione 2025).
  • I contributi di risparmio annui ammontano, a seconda dell’età, al 7%, 10%, 15% o 18%.
  • Il capitale di vecchiaia viene remunerato al tasso minimo in vigore (attualmente 1,25%).
  • L’aliquota di conversione stabilita dalla legge per il regime obbligatorio ammonta al 6,8%.

Lo sapevate? Che cos’è la deduzione di coordinamento?

Quando ci si affilia a una cassa pensione (perché si è raggiunta la soglia d’ingresso prevista dalla legge), per determinare il salario annuo assicurato nel 2° pilastro si applica di norma una deduzione di coordinamento sul salario annuo. Questo perché il salario è in parte già assicurato tramite l’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS). Se le prestazioni di LPP e AVS non fossero «coordinate» tra loro, le fasce salariali molto basse risulterebbero sovrassicurate.

Che cos’è il regime sovraobbligatorio nella LPP e come si genera?

Le componenti salariali assicurate nel 2° pilastro che vanno oltre la quota obbligatoria rientrano nel regime sovraobbligatorio. Sono diverse le circostanze che possono portare alla costituzione di averi di vecchiaia nel regime sovraobbligatorio:

  • Il piano di previdenza consente l’assicurazione di redditi inferiori alla soglia d’ingresso prevista dalla legge.
  • Il processo di risparmio inizia prima del 25° anno d’età.
  • Il salario annuo è superiore a CHF 88'200 e anche le componenti salariali eccedenti tale importo vengono considerate nella soluzione LPP.
  • La deduzione di coordinamento è inferiore a quanto prescritto dalla legge (ad es. a causa del grado d’occupazione).
  • I contributi di risparmio sono superiori (versamenti di contributi più elevati effettuati volontariamente da datore di lavoro e lavoratore).
  • Il capitale di vecchiaia è remunerato a un tasso d’interesse più elevato rispetto al requisito minimo di legge.
  • Il dipendente aveva già una soluzione previdenziale prima dell’entrata in vigore della LPP (1985).
  • Sono stati effettuati riscatti volontari nella cassa pensione.

Perché nel 2° pilastro è importante distinguere tra regime obbligatorio e sovraobbligatorio?

Diversamente da quanto accade nel regime obbligatorio, per quello sovraobbligatorio non esistono prescrizioni di legge relative alle condizioni e alle prestazioni. Ciò significa che le casse pensione sono libere di stabilire il tasso d’interesse e l’aliquota di conversione da applicare sulle componenti salariali sovraobbligatorie. Per poter scegliere la soluzione LPP adatta al loro personale, le imprese devono dunque mettere a confronto le diverse condizioni degli istituti di previdenza.

Regime sovraobbligatorio nella LPP: quali indicatori sono importanti?

Per il regime sovraobbligatorio l’indicatore più importante è l’aliquota di conversione.

Aliquota di conversione: globale o separata

Nel regime obbligatorio LPP l’aliquota di conversione è fissa; nel regime sovraobbligatorio esistono invece due metodi per convertire gli averi di vecchiaia in rendita di vecchiaia: la variante separata e la variante globale.

Nel primo caso, sulla quota obbligatoria si applica l’aliquota di conversione prescritta dalla legge pari al 6,8%, mentre sulle componenti salariali sovraobbligatorie si utilizza un’altra aliquota di conversione, definibile liberamente (ad es. 5%).

Nella variante globale, invece, si applica un’unica aliquota di conversione (combinata) sia sulla quota obbligatoria che su quella sovraobbligatoria (ad es. 5,4%).

Anche quando una cassa pensione applica un’aliquota di conversione globale, la rendita di vecchiaia corrisposta non dev’essere mai inferiore alla prestazione minima di legge (ossia agli averi di vecchiaia obbligatori convertiti con l’aliquota di conversione stabilita dalla legge). 

Aliquota di conversione e tasso d’interesse: quale dei due è più importante?

Un altro indicatore da considerare è il tasso d’interesse a cui l’istituto di previdenza remunera gli averi di vecchiaia.

Ci sono casse pensione che nel regime sovraobbligatorio applicano un tasso d’interesse più elevato rispetto a quello utilizzato per la quota obbligatoria (in particolare le casse pensione con un’aliquota di conversione separata). Guardando i due valori, viene dunque da chiedersi: cosa è meglio, un tasso d’interesse più elevato o un’aliquota di conversione più elevata?

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    Aliquota di conversione?

    La scelta della soluzione LPP influisce in maniera determinante sulla previdenza per la vecchiaia del personale. L’aliquota di conversione è uno dei fattori che stabilisce a quanto ammonterà in futuro la rendita dei dipendenti. Vi spieghiamo a cosa prestare attenzione.

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Anche in questo caso vale la pena fare un calcolo individuale. Se, ad esempio, si è all’inizio della propria carriera lavorativa e il capitale di vecchiaia verrà remunerato per 40 anni a un tasso d’interesse vantaggioso, alla fine la rendita sarà comunque superiore anche se l’aliquota di conversione è leggermente più bassa.

Le nostre conclusioni

Nello scegliere una cassa pensione vale la pena prestare attenzione alle condizioni applicate nel regime sovraobbligatorio (ad es. remunerazione elevata o aliquota di conversione vantaggiosa) e ai nessi tra aliquota di conversione e tasso d’interesse. Per facilitare la decisione, è utile avere una panoramica generale degli indicatori rilevanti di una cassa pensione. Molte casse pensione offrono soluzioni LPP interessanti con un utile servizio di assistenza a livello di amministrazione e altri servizi per la salute.

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