Il mancato pagamento non è solo fastidioso, ma nel peggiore dei casi si rischiano anche problemi di liquidità o addirittura il fallimento. Qui trovate tutto quello che c’è da sapere sui solleciti di pagamento e sulle diffide, inclusi modelli di testo e modelli Word, affinché possiate ricevere rapidamente il vostro denaro.
Se il deficit nelle casse aziendali diventa sempre maggiore a causa di troppi crediti scoperti, bisogna agire. In genere le aziende in Svizzera procedono in tre fasi: dopo un cortese sollecito di pagamento, inviano una o due diffide prima di avviare la procedura esecutiva.
Da un punto di vista puramente giuridico non è sempre necessario inviare un sollecito di pagamento, ma è sensato farlo. Vi mostriamo come fare e a cosa prestare attenzione per mantenere buoni rapporti con la clientela e tutelarvi al massimo da problemi di liquidità.
Importante: in Svizzera non esiste una regolamentazione ufficiale in materia di sollecito. Di conseguenza anche i termini «sollecito di pagamento» e «diffida» non sono chiaramente definiti e vengono utilizzati in modo intercambiabile. Nella pratica la differenza sta solitamente solo nel tono: con ogni ulteriore sollecito o diffida le formulazioni diventano più dirette e urgenti.
Grazie al nostro esempio di testo e a un pratico modello Word potrete redigere il vostro sollecito di pagamento in tutta semplicità e rapidità, sperando di ricevere presto il vostro denaro.
Il termine di pagamento indicato sulla fattura è scaduto. E adesso?
Aspettate se possibile dai cinque ai sette giorni per concedere ancora un po’ di tempo alla vostra clientela. In particolare se sussiste già un buon rapporto con il cliente, potete anche chiedere informalmente via e-mail o per telefono se la fattura è già in fase di elaborazione.
A titolo di correntezza, potete decidere di attendere ancora un po’ oppure di inviare direttamente un sollecito di pagamento. Ciò dipende da diversi fattori.
Consiglio: pensate già al momento della fatturazione alla vostra liquidità.
Selezionate ad esempio un termine di pagamento più breve. 30 giorni sono spesso considerati standard, ma non sono prescritti. In particolare le piccole imprese e i lavoratori indipendenti lavorano volentieri con un termine di scadenza di 10-14 giorni.
Se sono imminenti grandi vacanze o giorni festivi, è particolarmente consigliabile emettere la fattura per tempo, in modo da avere poi abbastanza tempo per inviare il sollecito di pagamento.
Attenzione: indicate sulle fatture una data di scadenza concreta, ad esempio «pagabile entro il 30 aprile 2025». Un’indicazione come «pagabile entro 14 giorni» non è sufficiente e il cliente può trovarsi in mora una volta scaduto il termine. Tuttavia, questa è la premessa per poter avviare una procedura esecutiva in caso di necessità.
Se non ricevete il denaro entro il termine indicato o un paio di giorni dopo, inviate ora ai vostri clienti un sollecito di pagamento più formale. Digitate nuovamente la data precisa entro la quale la fattura deve essere saldata.
In questo modo avrete la certezza di mettere in mora il cliente nel caso in cui non aveste già indicato una data precisa sulla fattura originale. Inoltre, una determinata data di scadenza rappresenta un invito ad agire più esplicito – la probabilità che la fattura venga saldata rapidamente aumenta.
Le spese di sollecito possono essere addebitate solo se esplicitamente indicato nelle vostre Condizioni generali (CG). Un’affermazione vaga non è sufficiente, deve essere indicato l’esatto ammontare delle commissioni, ad esempio: «Sulla lettera di diffida addebitiamo un importo di CHF 10».
Viceversa, in caso di sollecito di pagamento/diffida potete addebitare interessi di mora pari al 5% all’anno anche senza esplicito riferimento nelle CG.
Ecco come calcolare gli interessi di mora: 5% dell’importo della fattura diviso per 365 moltiplicato per il numero di giorni di ritardo.
Esempio di calcolo
L’importo originario della fattura ammonta a CHF 500, ma la persona interessata è già in ritardo da 30 giorni.
500 x 0,05 = CHF 25
25 : 365 = CHF 0,068 al giorno
0,068 x 30 giorni = CHF 2,05
Sono CHF 2 di interessi di mora arrotondati, che potete aggiungere all’importo della fattura.
N.B. I giorni di mora non decorrono dalla data di scadenza originaria, bensì dalla data del primo sollecito di pagamento.
La fattura in sospeso non viene pagata dopo il primo sollecito di pagamento cortese? In tal caso dovreste avviare i passi successivi. Se non avete tempo e/o voglia di occuparvene in prima persona, potete anche delegare questo fastidioso compito, ad esempio attraverso la copertura addizionale Protezione giuridica per operazioni d’incasso dell’assicurazione di protezione giuridica per imprese di AXA-ARAG.
Se anche il termine indicato per il primo sollecito trascorre infruttuoso, è consigliabile inviare un ulteriore sollecito, in modo da essere più chiari nel tono di voce.
Sta a voi decidere se inviare successivamente ulteriori solleciti di pagamento, prima di prendere in considerazione una procedura esecutiva. Molte aziende svizzere prevedono lo standard di tre solleciti di pagamento – detti anche «diffide» – prima di prendere in considerazione una procedura esecutiva. In fin dei conti non si vuole gravare inutilmente o addirittura distruggere la relazione cliente avviando azioni legali troppo in fretta.
Attenzione: per ogni sollecito di pagamento indicate la (nuova) data di scadenza concreta entro la quale deve essere effettuato il pagamento. Nell’ultimo sollecito dovreste inoltre comminare una minaccia di procedura esecutiva, ad esempio così:
«La preghiamo di pagare tempestivamente l’importo dovuto, ma al più tardi entro il [ultima data possibile di scadenza]. In caso contrario saremo costretti ad avviare una procedura esecutiva».
Se il cliente non paga nemmeno dopo l’ultimo sollecito di pagamento potete avviare una procedura esecutiva – o delegarla a una terza parte – per ottenere per via legale il pagamento dell’importo scoperto. A tale scopo dovete prima aver messo in mora il cliente, indicando nella fattura originale o in un sollecito di pagamento una data di scadenza concreta, che nel frattempo è trascorsa in modo infruttuoso.
L’esecuzione è l’iter legale ufficiale per recuperare i crediti insoluti, ovvero l’ultimo provvedimento che potete adottare se il vostro cliente non paga. A differenza della diffida, la procedura esecutiva è disciplinata dalla legge.
Se il cliente non paga nemmeno dopo l’ultimo sollecito di pagamento potete avviare una procedura esecutiva – o delegarla a una terza parte – per ottenere per via legale il pagamento dell’importo scoperto. A tale scopo dovete prima aver messo in mora il cliente, indicando nella fattura originale o in un sollecito di pagamento una data di scadenza concreta, che nel frattempo è trascorsa in modo infruttuoso.
Chiedetevi se una procedura esecutiva ha senso da un punto di vista finanziario, ossia in rapporto all’importo dovuto. Poiché dovete anticipare le spese per la procedura esecutiva, che verranno rimborsate dal debitore solo una volta recuperati con successo.
Se ritenete che l’onere e il rischio non valgono la pena, rinunciate all’importo e ammortate il credito scoperto nella vostra contabilità come perdita. Altrimenti, il passo successivo è l’avvio della procedura d’esecuzione.
In caso di controversie giuridiche con clienti inadempienti, un’assicurazione di protezione giuridica vi offre sostegno e sicurezza, tra l’altro attraverso le seguenti prestazioni.
I solleciti di pagamento possono essere inviati in diverse modalità:
Non ci sono disposizioni di legge da osservare per quanto riguarda la forma di invio.
Ecco cosa dovrebbe contenere il vostro sollecito di pagamento.
Oggetto: Sollecito di pagamento (fattura n. [numero])
[Gentile signora / Egregio signor (cognome della/del cliente)]
Grazie ancora per il suo ordine/la sua ordinazione.
Abbiamo constatato che per la relativa fattura n. [numero] pari a [importo e valuta] non è ancora pervenuto alcun pagamento.
Ci rendiamo conto che nella frenesia quotidiana si può facilmente dimenticare una fattura. Per questo motivo le rammentiamo il pagamento insoluto e la preghiamo di saldare la fattura entro il [nuova data di scadenza].
Se nel frattempo l’avesse fatto, la preghiamo di ignorare la presente e-mail/lettera.
La ringraziamo sin d’ora per la collaborazione.
Cordiali saluti
[Il suo nome ed eventualmente firma/piè di pagina]