Entro il perimetro dell’ex carcere di Biberist sorge oggi un complesso residenziale per oltre 300 persone in cui convivenza e spirito comunitario rivestono un ruolo di primissimo piano.
Su quella che un tempo era la superficie dell’istituto penitenziario cantonale si trovano oggi, l’uno accanto all’altro, due nuovi edifici a ferro di cavallo con 160 appartamenti. Situato proprio al confine con la città di Soletta, il quartiere di Schöngrün si distingue, oltre che per l’aspetto, per il modello di convivenza unico nel suo genere.
Come suggerisce il nome, il quartiere di Schöngrün è immerso nel verde. Pur offrendo una bella vista sulle Alpi, si trova però a soli 10 minuti dalla stazione ferroviaria di Soletta. Non stupisce quindi che circa tre anni fa, alla fine dei lavori di realizzazione, le persone interessate non si siano fatte attendere. «Grazie alla buona posizione e ai molti altri pregi del complesso residenziale, i 160 appartamenti sono andati a ruba», spiega Anna Lisa Tallero, Asset Manager di AXA. Oltre a un negozietto bio, un percorso fitness, una palestra per arrampicata, aiuole per tutti e un cortile interno con alberi da frutto, a Schöngrün c’è anche un asilo nido. E chi ha voglia di fare una gita, può prendere in prestito l’auto elettrica o una delle biciclette in dotazione al complesso. Schöngrün offre infine numerosi locali ad uso comune e una casa intergenerazionale che sorge proprio sulla piazza di quartiere.
Le inquiline e gli inquilini degli 11 appartamenti della casa intergenerazionale di Schöngrün hanno da meno di 30 a 70 anni. L’obiettivo era quello di ottenere un buon mix di età. I residenti si riuniscono nell’ampio soggiorno del piano terra, dove si trovano due isole cucina, numerosi tavoli e un angolo TV a disposizione di tutti. «Questo spazio comune è concepito per fare avvicinare le persone. Abbiamo perciò voluto prestare particolare attenzione all’allestimento», racconta Anna Lisa Tallero. Qui ci si incontra per esempio per cucinare insieme. A Schöngrün il concetto di collettività riveste un ruolo centrale: le decisioni si prendono di comune accordo e le candidature di potenziali nuovi inquilini vengono p. es. valutate direttamente dagli abitanti del complesso.
«Questo spazio comune è concepito per fare avvicinare le persone. Abbiamo perciò voluto prestare particolare attenzione all’allestimento»
In quanto proprietaria dell’insediamento, ricorda Anna Lisa Tallero, AXA ha investito molta energia nella progettazione del quartiere di Schöngrün in generale e della casa intergenerazionale in particolare: «Per fare sì che le numerose opzioni offerte da Schöngrün venissero davvero sfruttate abbiamo svolto un lungo lavoro di riflessione e chiesto aiuto a ITOBA». Laddove occorra promuovere la convivenza all’interno di un insediamento, ITOBA si fa carico dell’attività di sviluppo, consulenza e intermediazione. «Un’identità d’insediamento ben impostata crea coesione, fa delle inquiline e degli inquilini una comunità e trasforma gli edifici in ambienti dove ci si sente davvero a casa», spiega Ivo Richner, il coach di ITOBA che ha il compito di assistere gli abitanti degli insediamenti. Ciò è importante poiché porta le persone a maturare un senso di appartenenza e a sfruttare maggiormente gli spazi comuni. A Schöngrün, per esempio, le possibilità di utilizzo delle aree comuni sono state definite di concerto con le e i residenti. Di qui è nato non da ultimo un locale adibito ad officina. Grazie al coinvolgimento delle inquiline e degli inquilini e alla promozione delle loro idee, si sono creati anche diversi gruppi con interessi condivisi, tra cui anche un circolo di lavoro a maglia. Un’associazione dei residenti è ora chiamata a garantire che Schöngrün continui a evolversi in modo costante.
«Un’identità d’insediamento ben impostata crea coesione, fa delle inquiline e degli inquilini una comunità e trasforma gli edifici in ambienti dove ci si sente davvero a casa»