La vostra cassa malati si assume i costi per determinati trattamenti medici – ma come funziona esattamente? Vi spieghiamo in quali casi la cassa prevede il rimborso dei costi e come procedere per ottenerlo.
Se desiderate che la vostra cassa malati rimborsi i costi di un trattamento o di una visita medica, dovete attenervi a una procedura chiara – sia per l’assicurazione di base che per eventuali assicurazioni complementari. Il documento più importante è la fattura emessa dal fornitore delle prestazioni sanitarie, ossia dall’ospedale, dal terapeuta o dal medico.
Con molti fornitori di prestazioni dovete inizialmente pagare voi i costi. Inoltrate quindi la fattura alla cassa malati che vi rimborserà l’intero importo o parte di esso se la sua verifica avrà dato esito positivo. L’assicurazione calcolerà quindi l’importo rimborsabile, al netto della franchigia fissa e del 10 per cento di aliquota percentuale che l’assicurato deve sostenere.
Ecco un esempio con cifre e fatti:
Altri fornitori di prestazioni sanitarie fatturano direttamente gli importi alle assicurazioni malattia. In questo caso la persona assicurata riceve solo una copia della fattura a titolo informativo e non deve intraprendere più nulla. Le condizioni quadro con aliquota percentuale e franchigia sono le stesse.
Con le assicurazioni complementari è possibile coprire prestazioni supplementari di cui l’assicurazione di base non si fa automaticamente carico. Tra queste rientrano ad esempio mezzi ausiliari per la vista come occhiali e lenti a contatto, trattamenti di medicina alternativa o trattamenti dentari speciali. Anche in questo caso inoltrate all’assicurazione le fatture emesse e riceverete in seguito il rimborso della quota pattuita contrattualmente.
Per evitare seccature legate al rimborso dei costi da parte della cassa malati, i pazienti dovrebbero conservare le fatture e i giustificativi o le relative copie il più a lungo possibile. Controllate anche il termine fissato dalla vostra cassa malati per l’inoltro delle fatture per il rimborso.
Oggigiorno la maggior parte delle casse non deve più inviare le fatture per posta. La maggior parte delle assicurazioni offre ai propri membri app o portali online in cui è possibile caricare copie digitali dei giustificativi. Nella maggior parte dei casi è anche possibile seguire lo stato di elaborazione del rimborso.
La procedura è molto semplice. Una volta ricevuta la fattura dopo la visita dal medico, controllate il documento (i servizi forniti e i relativi costi dovrebbero essere elencati in dettaglio) e poi saldate la fattura di tasca vostra. Nella fase successiva presentate la fattura alla vostra cassa malati. A tale scopo esistono solitamente le seguenti possibilità:
A differenza di quanto accade per chi si reca dal medico, chi va in ospedale per un trattamento di solito non deve fare nulla: gli ospedali inoltrano di norma le fatture dei pazienti direttamente alla cassa malati di questi ultimi. L’assicurazione addebita l'aliquota percentuale e l’eventuale partecipazione ai costi dovuta alle persone curate e invia poi una fattura con l’importo dovuto.
Le tempistiche dipendono da alcuni fattori, ma in media si tratta di quattro settimane. Ogni cassa malati lavora in modo diverso e anche i processi di elaborazione delle fatture inoltrate sono differenti. Non da ultimo l'onere di lavoro che grava sulla cassa malati influisce sui tempi di elaborazione: in determinati periodi può essere necessario più tempo prima che i costi vengano rimborsati – ad esempio alla fine dell’anno, quando un numero nettamente superiore di assicurati presenta fatture e giustificativi per il rimborso.
Inoltre, l’elaborazione della vostra proposta dipende dal modo in cui presentate le vostre fatture. Mentre i giustificativi inviati per posta richiedono più tempo e, una volta ricevuti dalla cassa, non sempre giungono direttamente al reparto di competenza, la cassa malati può elaborare più rapidamente il rimborso dei giustificativi e delle fatture inoltrati online. Assicuratevi in ogni caso che la documentazione che inviate sia completa. Se al momento dell’inoltro mancano i giustificativi, la cassa dovrà richiedervi le informazioni mancanti.