Di quanto denaro avrò bisogno nella vecchiaia? Chi si pone questa domanda con sufficiente anticipo, una volta in pensione ne trarrà beneficio, non solo dal punto di vista finanziario.
Il reddito derivante dal lavoro è andato. Ma anche tutti gli obblighi che la vita lavorativa comporta. Chiunque in generale – o in particolare! – una volta in pensione voglia vivere serenamente e realizzare i sogni a lungo accarezzati dovrebbe iniziare per tempo a pianificare il pensionamento. Soprattutto per quanto riguarda la pianificazione del budget.
Anche se a 50 o 55 anni la pensione sembra ancora lontana: gli anni che ci separano da quel momento sono ben investiti non solo per sognare una vita da pensionati, ma anche per gettare le basi per realizzare i propri sogni.
Il denaro non è tutto, nemmeno alla vecchiaia. Che cosa vi renderà particolarmente felici quando andrete in pensione? Trascorrere del tempo con gli amici, i figli o i nipoti? Viaggiare, magari addirittura trasferirsi all’estero? Andare in moto, sciare, provare nuovi hobby? O semplicemente godersi la vita in tutta tranquillità?
Qualunque siano i vostri sogni, possono essere realizzati e vissuti più facilmente se avete pianificato bene la pensione almeno sotto il profilo finanziario. E bene in questo caso significa: per tempo e in modo completo. Oltre alla visione d’insieme e all’ottimizzazione della previdenza, un punto centrale della pianificazione del pensionamento è anche la pianificazione del budget.
La pianificazione di un budget non è una stregoneria, ma richiede un po’ di tempo, conoscenze – e onestà. In fondo il budget migliore non serve a nulla se non si conoscono bene le proprie entrate e uscite o se si effettuano consapevolmente valutazioni diverse. «In un modo o nell’altro andrà bene» in questo caso non è un valido motto.
Nel calcolo delle entrate, per i dipendenti si sommano alcune fonti di reddito: il 1° pilastro (AVS), il 2° pilastro (cassa pensione) percepito sotto forma di rendita o di capitale, il 3° pilastro composto dalla previdenza vincolata (pilastro 3a) e dalla previdenza libera (pilastro 3b) con titoli, proprietà abitativa o risparmi, ove disponibili.
Tutte queste fonti di reddito messe insieme devono bastare per mantenersi una volta in pensione. I pagamenti dal 1° e dal 2° pilastro ammontano in genere a circa il 60 per cento dell’ultimo reddito, mentre tutte le altre esigenze vanno coperte con il 3° pilastro, la previdenza privata. La buona notizia è che di norma l’80 per cento dell’ultimo reddito è sufficiente per la pensione. Per avere autonomamente una visione d’insieme della vostra previdenza vale la pena dare un’occhiata al nostro portale previdenza o al vostro certificato della cassa pensione.
È qui che entra in gioco l’onestà. Perché chi guarda bene le proprie cifre si accorge subito se in futuro con quella somma non arriverà a fine mese. Elencate tutte – sì, proprio tutte! – le spese da sostenere ogni mese, ogni anno o anche solo una volta ogni due anni.
Generi alimentari, premi assicurativi, affitto o interessi ipotecari, benzina o mezzi pubblici: a questo si pensa di solito, ma che dire della franchigia della cassa malati? Qual è il budget per le vacanze, soprattutto se in età avanzata si desidera viaggiare di più? Regali per bambini e nipoti? La nuova e-bike o gli accantonamenti per il tosaerba, la lavatrice o i mobili che dovranno presto essere sostituiti? L’ammortamento dell’ipoteca – soprattutto per garantire la sostenibilità nella vecchiaia? Anche per questo dovreste prevedere un budget.
Una volta allestita la distinta di entrate e uscite nella vecchiaia siete già in dirittura d’arrivo. Sottraete ora tutte le uscite dalle entrate e capirete subito se potrete rilassarvi in vecchiaia e godervi la pensione.
Vi spieghiamo a che cosa prestare attenzione nel computo delle spese nell’articolo «Patrimonio in Svizzera per età: quanto dovrei avere?». Nella check-list Pianificare il pensionamento abbiamo riassunto per voi gli altri aspetti di cui dovreste tenere conto nella pianificazione.
Niente paura: se vi siete occupati per tempo della pianificazione del pensionamento, vi rimane un margine sufficiente per ottimizzare al meglio il budget. Anche in questo caso sono disponibili diverse opzioni:
Avete 50 anni o più? Allora ve lo sentirete ripetere di continuo da tutte le parti: «Pianificate per tempo il pensionamento!». In tema di previdenza pensare al domani è sempre un buon consiglio, soprattutto se mancano «solo» 10 o 15 anni alla pensione. Avete ancora la possibilità di plasmare attivamente il futuro.
Tra la faticosa ricerca di giustificativi, la compilazione di tabelle Excel e un po’ di disciplina, è sempre utile ricordare che pianificando per tempo la pensione ponete ora le basi per potervela godere in futuro.