Che si tratti del percorso per recarsi ogni giorno al lavoro, della gita di famiglia nel fine settimana o dell’uscita bella tirata con la bicicletta da corsa, i ciclisti sono parte integrante del traffico stradale e devono attenersi alle sue regole. E non ci si può limitare ai cartelli, al diritto di precedenza e ai limiti di velocità: gli utenti della bicicletta in Svizzera sono chiamati a rispettare tutta una serie di altre norme.
No, le biciclette devono utilizzare la carreggiata oppure, ove presenti, ciclopiste e corsie riservate. Se il traffico motorizzato si blocca, i ciclisti possono superare a destra, se lo spazio è sufficiente; non è tuttavia consentito procedere a zigzag, men che meno a velocità sostenuta, fra i veicoli in coda.
No. Per le biciclette valgono le stesse regole che si applicano a tutti gli altri utenti: il conducente non deve essere distratto dai dispositivi di riproduzione musicale. È lecito dubitare che l’uso di auricolari e l’ascolto di musica ad alto volume consentano di concentrarsi pienamente sul traffico.
Non ci sono limiti di età: i bambini possono però utilizzare la bicicletta solo da quando sono effettivamente in grado di pedalare. Prima di avere compiuto i sei anni i bambini possono circolare sulle strade principali solo se accompagnati da una persona d’età superiore ai 16 anni.
No, non è consentito.
No, in Svizzera i ciclisti non hanno l’obbligo di indossare il casco. Il casco è obbligatorio a partire dalle e-bike veloci. Consigliamo tuttavia di portare sempre e comunque il casco, perché consente di ridurre notevolmente i rischi di gravi lesioni alla testa.
Una domanda di per sé semplice che richiederebbe però una complessa trattazione. In linea generale le biciclette non possono circolare su percorsi a loro non destinati. Fra questi rientrano, secondo la legge sulla circolazione stradale, ad esempio i percorsi pedonali e di trekking. Il rapido progresso tecnologico delle mountain bike consente tuttavia alle «biciclette» di gettarsi in discesa lungo i più ripidi e sassosi percorsi di trekking, a condizione che il conducente possieda le necessarie capacità. I Cantoni hanno la possibilità di assegnare itinerari speciali a biciclette e/o mountain bike.
La regola generale dice che occorre tenere sempre la distanza sufficiente rispetto a tutti gli utenti, ma la legge non fissa un numero preciso. Chi apre la porta della vettura tuttavia deve sempre accertarsi di non recare intralcio ai veicoli che sopraggiungono.
Mantenendo il controllo del mezzo non vi sono divieti espliciti sull’abbandono dei pedali. Quello che non si può mai lasciare è il manubrio.
Sì, si può trainare un rimorchio con due bambini e aggiungere anche un seggiolino a norma per bambini sulla bicicletta. Lo stesso vale per i tandem. Mamma e papà potrebbero quindi circolare in tandem con tre bambini, sistemati fra rimorchio e apposito seggiolino.
Svolta a destra con semaforo rosso
Ora ciclisti e ciclomotoristi possono effettuare la svolta a destra in presenza di semaforo rosso, a condizione che la manovra sia espressamente consentita.
Bambini fino ai 12 anni sul marciapiede
Se non è presente alcuna corsia ciclabile o ciclopista, i bambini fino a 12 anni possono circolare in bicicletta sul marciapiede. Il Consiglio federale è consapevole che questo può causare disagi ai pedoni, ma la nuova regola è volta a prevenire gli incidenti fra piccoli ciclisti e autovetture ed è quindi funzionale alla sicurezza stradale.
Sì, è consentito trainare un rimorchio con due bambini e trasportarne un terzo in un apposito seggiolino. Non sono previsti limiti di velocità, tuttavia occorre adeguare generalmente la velocità al «carico trasportato».
Gli animali sono considerati alla stregua del carico e devono essere messi adeguatamente in sicurezza. Ove si utilizzi un cestino speciale, da cui l’animale non possa fuoriuscire e ritrovarsi in mezzo al traffico urbano, la risposta è sì. L’obiettivo è sempre la sicurezza stradale.
Le corsie dei bus possono essere utilizzate solo dai mezzi di linea del trasporto pubblico, salvo eccezioni segnalate. Qualora la corsia del bus sia contrassegnata anche dal simbolo della bicicletta, essa può essere utilizzata anche da tali mezzi.
No, dal 2012 non esiste più la vignetta per le biciclette.
No, occorre rispettare generalmente la distanza di sicurezza.
Le biciclette possono essere parcheggiate sul marciapiede, a condizione di lasciare almeno 1,5 metri di spazio per i pedoni.
In linea generale si marcia tenendo la destra e si sorpassa a sinistra. Anche sulle corsie ciclabili si deve sorpassare a sinistra, se lo spazio è sufficiente.
Le strisce pedonali possono essere utilizzate solo dai pedoni, i ciclisti devono scendere e spingere la bicicletta a mano.
No, il campanello oggi non è più necessario.
Sì, gli adulti possono tenere al guinzaglio un cane, con la dovuta attenzione.
Sì, la zona pedonale è in linea generale riservata ai pedoni.
La marcia di due biciclette affiancate è consentita
No, esistono anche portapacchi e «biciclette da carico». Il carico in generale deve essere fissato in modo tale da non danneggiare gli altri utenti della strada. Se si trasportano ad esempio attrezzi come martelli e cacciaviti e questi cadono sulla carreggiata a causa del fondo dissestato, il carico non è fissato correttamente.
In linea di principio, la regola della mano destra si applica anche alle rotatorie. Tuttavia, i ciclisti possono deviare da questa regola nella rotonda per motivi di sicurezza, in modo che il loro percorso non sia tagliato dalle auto.