Volete acquistare un’auto di seconda mano – una bella macchina d’epoca, una station wagon oppure un camper? Nella vendita di auto tra privati ci sono alcuni punti da tenere presenti se non volete rimanere per strada con il vostro veicolo. In questo blog vi riveliamo cosa deve contenere un contratto di compravendita scritto e come potete tutelarvi dai difetti; inoltre, vi forniamo un modello di atto per l'acquisto della vostra auto d’occasione.
È sufficiente una ricevuta quando si acquista un'auto usata?
Per motivi probatori è consigliabile un contratto di compravendita scritto. Specificate nel contratto le qualità promesse e controllate il documento punto per punto prima di firmarlo. Il contratto deve menzionare il veicolo con le sue caratteristiche più importanti, come la marca, il modello, il numero di telaio ecc.
Il venditore è tenuto a rilasciarmi un contratto di compravendita se insisto?
Per l’acquisto di un veicolo usato non è prevista alcuna forma particolare. In linea generale, il contratto può essere concluso verbalmente o anche in forma tacita, a significare, per esempio, che voi consegnate il denaro al venditore e in cambio ricevete le chiavi della macchina.
Anche un venditore privato è tenuto per legge a menzionare i danni da incidenti subiti dal veicolo?
All’acquisto di un’auto il venditore ha l’obbligo di rivelare, senza esplicita richiesta, i danni imputabili a incidenti. Se a posteriori viene constatato che l’autovettura acquistata ha subito un danno – fanno eccezione i danni di lieve entità come ad es. piccoli danni alla carrozzeria o alla vernice o un parafango graffiato
– il venditore può essere citato in giudizio. In questo caso l’acquirente può richiedere una riduzione di prezzo e una modifica del contratto.
Quando il venditore di un veicolo usato risponde di un difetto?
Se è presente un difetto materiale, l'acquirente può invocare la garanzia per i vizi della cosa, l'errore sugli elementi essenziali del contratto o l'inganno deliberato.
Occorre in primis chiarire se si tratta di un difetto. Un difetto materiale ai sensi dell’art. 197 cpv. 1 CO significa uno scostamento tra la situazione reale e quella auspicata. Il venditore è responsabile sia per l'assenza di caratteristiche espressamente garantite sia per tutti i difetti che annullano o diminuiscono notevolmente il valore dell’auto o l’attitudine all’uso cui è destinata.
Il venditore risponde anche se i difetti non gli erano noti (art. 197 cpv. 2 CO). Si tratta nella fattispecie di una cosiddetta responsabilità causale, vale a dire che il venditore risponde anche se non può essergli imputata alcuna colpa.
In caso di difetti, la legge offre all'acquirente vari diritti: risoluzione del contratto di compravendita (redibizione), riduzione del prezzo d’acquisto (contenimento) e - se il venditore è in difetto - risarcimento del danno. Viceversa, la legge non prevede alcun diritto a un intervento di miglioria ovvero a una riparazione, ma può essere concordato. Ulteriori informazioni sono riportate nel box sottostante.
Sono tutelato anche senza garanzia?
Se si acquista un usato, in genere è lecito aspettarsi un veicolo in buono stato con cui viaggiare sicuri. Ma occorre sempre tenere conto delle circostanze date come età, chilometraggio e prezzo del veicolo, perché, se dopo l'acquisto e a dispetto di un’accurata verifica, il veicolo dovesse rivelare qualche difetto, sarà il compratore a dover intervenire rapidamente.
Se nel contratto di compravendita era stata pattuita una forma di garanzia, ci si può richiamare a tale diritto. Ma anche se la vendita non prevedeva alcuna forma di responsabilità del venditore, l'acquirente gode comunque di una certa tutela: in Svizzera la garanzia legale si applica infatti a ogni transazione. Quindi anche alla vendita di auto usate. Ciò significa che il venditore è obbligato a consegnare un veicolo privo di difetti che ne pregiudichino l'utilizzo o ne riducano notevolmente il valore. Peraltro l’obbligo di garanzia legale può essere escluso per contratto.
Se la garanzia non è stata esclusa, il difetto va contestato entro due o tre giorni dalla sua scoperta. Il reclamo può essere sporto in modo informale, ma per motivi probatori consigliamo di effettuare la contestazione per raccomandata. I difetti andrebbero elencati quanto più dettagliatamente possibile.
Il reclamo deve includere: l'intenzione (garanzia) o quale opzione (redibizione, riduzione, riparazione e sostituzione) viene fatta valere.
Cos’è una garanzia su veicoli di seconda mano?
Oltre alla garanzia legale è possibile stipulare una garanzia su veicoli usati. Una garanzia per auto usate assicura all'acquirente il funzionamento ineccepibile di certe componenti di auto usate per un determinato periodo di tempo.
Nel solco di questa garanzia, il cliente ha diritto alla riparazione dei difetti. In linea generale, le condizioni di garanzia non prevedono tuttavia una riduzione del prezzo d’acquisto o la restituzione.
Nel caso di veicoli di seconda mano, un'autofficina offre il più delle volte la garanzia minima sulle parti del veicolo e sulla manodopera di tre mesi. Se non lo fa, è meglio non acquistare il veicolo. Spesse volte viene anche proposta un'assicurazione di garanzia di 1 anno come complemento alla garanzia minima - ad esempio Quality1 o Mobile Garantie, il cui contenuto esatto varia da garage da garage. Sovente è dovuta una partecipazione ai costi. In proposito è senz’altro opportuno leggere attentamente le Condizioni generali.
Se il veicolo acquistato evidenzia un difetto rilevante oppure se non presenta qualcuna delle caratteristiche garantite («non incidentato», «carrozzeria intatta»), la garanzia legale prevede due possibilità:
Riduzione o risoluzione possono essere richieste soltanto se controllo del veicolo e reclamo per l'eventuale vizio avvengono immediatamente. La contestazione, che deve contenere una descrizione precisa del difetto ed esprimere chiaramente la volontà di esercitare il diritto di garanzia, deve essere inviata al venditore tramite raccomandata non appena si giunge a conoscenza del vizio della cosa. Omettendo il controllo immediato del veicolo acquistato e/o il successivo reclamo per i vizi della cosa, le condizioni del veicolo si intendono tacitamente approvate e l'acquirente perde i propri diritti di ricorso in garanzia.
Fanno eccezione i cosiddetti «vizi occulti» (ad es. consumo eccessivo di olio motore, indicazione errata del chilometraggio sul tachimetro o guarnizione difettosa della testata), ossia non rilevabili da un controllo ordinario del veicolo, per i quali è possibile ricorrere fino ai due anni successivi all'acquisto.
Ma dove finiscono i vizi «di lieve entità» e dove iniziano quelli «gravi»? È il giudice a stabilirlo. L'esperienza insegna che nei casi limite è molto difficile ottenere una risoluzione del contratto in tribunale.
Se le circostanze non giustificano l'annullamento dell'acquisto, il tribunale può concedere all'acquirente solo un risarcimento per il valore ridotto.
Un venditore privato può escludere la garanzia per un veicolo usato?
La garanzia non è regolata dalla legge. L’estensione della garanzia è determinata dall'accordo tra le parti e risulta ad esempio dalle Condizioni generali. L'onere della prova dell'esistenza di un caso di garanzia spetta all'acquirente.
Quali opzioni legali mi si offrono se, come acquirente, non ho stipulato un accordo di garanzia con il venditore?
Il venditore ha facoltà di modificare o persino di escludere completamente l’obbligo di garanzia legale nel contratto di compravendita. In questo modo si cerca spesso di escludere il diritto alla riduzione menzionato in precedenza (che consente di ottenere uno sconto in caso di vizio) e alla redibizione (risoluzione del contratto di compravendita). L'acquirente quindi non dovrebbe mai accettare un’esclusione totale dell’obbligo di garanzia legale. Se il venditore non ci sente proprio da questo orecchio, forse è consigliabile riflettere meglio sull’acquisto.
Il venditore ha facoltà di escludere la garanzia appellandosi alla clausola di esclusione della responsabilità o a una limitazione della responsabilità?
La garanzia nel contratto di compravendita può essere esclusa, limitata o estesa contrattualmente. L'esclusione o la limitazione della garanzia materiale non richiede alcuna forma speciale. È quindi anche possibile escludere tacitamente o implicitamente i diritti per difetti.
È nullo qualunque patto che tolga o restringa l’obbligo della garanzia, se il venditore ha dissimulato dolosamente al compratore i difetti della cosa (art. 199 CO). Il relativo onere della prova è a carico dell’acquirente. In linea generale, la prova è spesso impossibile da fornire. Le limitazioni generali di responsabilità o le clausole di esclusione della responsabilità non hanno effetto sulla responsabilità del venditore per le caratteristiche specificamente garantite.
Un esempio di esclusione completa dei diritti di garanzia recita:
Non sufficiente, invece, è la formulazione:
Esclusione tacita e implicita:
Non è possibile escludere l’obbligo di garanzia legale per i vizi occultati dolosamente e per l'assenza delle caratteristiche pattuite del veicolo. Ma anche queste carenze devono essere oggetto di immediato reclamo dopo la rilevazione.
Cos'è il diritto di rettifica - e quando si applica?
Nel diritto di compravendita, la rettifica di un difetto significa la rimozione del difetto da parte dello stesso venditore dell'auto o a sue spese. La legge non prevede alcun diritto dell’acquirente dell’auto a un intervento di miglioria.
Se tuttavia le due parti sono d'accordo, si può concordare una miglioria.
Il venditore si rifiuta di far ispezionare l'auto usata dal TCS. Devo lasciar perdere in questo caso?
Un'ispezione da parte di un ente indipendente prima dell'acquisto è consigliabile per un veicolo di seconda mano. Se il veicolo viene offerto senza garanzia e con un'esclusione di garanzia, nonché senza un controllo tecnico aggiornato, dovreste farlo ispezionare con più attenzione.
Chi sostiene i costi se faccio controllare ulteriormente l'auto di seconda mano?
L'onere della prova spetta alla parte che rivendica i difetti, ovvero l'acquirente, per cui i costi di una verifica ulteriore sono a carico dell’acquirente.