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Impugnare una risoluzione immediata: A cosa prestare attenzione

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Risoluzione immediata: è innanzitutto uno shock. Soprattutto se è senza diffida. Ma una risoluzione immediata è impugnabile? E se sì, come? Per saperne di più, leggete qui.

In caso di risoluzione immediata si rinuncia al termine di disdetta convenuto nel contratto di lavoro. Ciò ha spesso conseguenze di ampia portata, sia per il datore di lavoro che per il dipendente. Pertanto la risoluzione immediata del rapporto di lavoro è consentita solo a determinate condizioni: Ci vuole un motivo importante per prendere un tale provvedimento. In altre parole, la prosecuzione del rapporto di lavoro non è più ragionevole per chi dà la disdetta. Ciò accade, ad esempio, quando il rapporto di fiducia è gravemente compromesso (vedi art. 337 CO).

Quali sono i motivi per una risoluzione immediata?

Gravi mancanze sul posto di lavoro che giustificano un licenziamento immediato sono ad esempio 

  • Reati sul posto di lavoro come furto, frode, corruzione, violenza, ecc.
  • Attività concorrenziale, ad es. lavoro per un concorrente o un’attività indipendente nello stesso settore, senza che il datore di lavoro sia stato informato
  • Divulgazione di segreti d’affari rivelando processi di produzione, strategie di marketing, dati dei clienti, ecc.

Ma anche una grave violazione degli obblighi, come ad esempio la fruizione non concordata di ferie, costituirebbe un motivo sufficiente per un licenziamento immediato. Lo stesso vale per l’inganno consapevole: il datore di lavoro viene a conoscenza di gravi fatti riguardanti una persona che questa gli ha taciuto e a causa dei quali non sarebbe stata assunta.

Che cos’è l’esonero dal lavoro?

In caso di esonero dal lavoro si procede a disdetta ordinaria, vale a dire nel rispetto del termine di disdetta. Fino alla scadenza del termine di disdetta il dipendente riceve l’intero salario; il datore di lavoro rinuncia tuttavia volontariamente alla prestazione lavorativa. In questo modo si evita l’abuso di informazioni confidenziali. Inoltre molti datori di lavoro sono consapevoli del fatto che, nell’eventualità di un processo in tribunale, una risoluzione immediata può essere molto più costosa di un esonero dal lavoro.

Risoluzione immediata da parte della o del dipendente

Anche i dipendenti possono licenziarsi senza preavviso in determinate situazioni, ad esempio per

  • Insolvenza dell’azienda, anche se un ritardo nel pagamento del salario non è sufficiente come motivo
  • Mancanza di dispositivi di sicurezza che mette a rischio la salute della o del dipendente
  • Molestie, offese, mobbing ecc. tollerati dal datore di lavoro

Nella prassi, tuttavia, le risoluzioni immediate da parte di dipendenti sono piuttosto rare. Non da ultimo perché in caso di irregolarità o comportamenti lesivi della personalità spesso mancano le prove.

La risoluzione immediata può avvenire oralmente?

Sì, la risoluzione immediata acquista validità giuridica, anche se pronunciata solo oralmente. Per motivi probatori è tuttavia consigliata (in aggiunta) la forma scritta.

Una risoluzione immediata deve essere motivata?

No, in un primo momento una risoluzione immediata non va motivata per essere giuridicamente valida. La controparte può tuttavia richiedere una motivazione scritta.

Risoluzione immediata: e adesso?

In caso di disdetta orale, richiedete innanzitutto una motivazione scritta alla quale dovreste controbattere immediatamente per iscritto ed esporre il vostro punto di vista in merito alla situazione. Proponete la prosecuzione del lavoro. Se il vostro datore di lavoro non cambia opinione, segue una procedura di conciliazione. Se anche questa non dà esito positivo, è possibile impugnare la risoluzione immediata in tribunale. I procedimenti dinanzi all’autorità di conciliazione e al tribunale del lavoro sono gratuiti in Svizzera fintanto che l’importo della controversia è inferiore a CHF 30’000.

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È possibile evitare una risoluzione immediata?

No. Il rapporto di lavoro contrattualmente convenuto si estingue con effetto immediato. Ciò vale anche in caso di risoluzione immediata ingiustificata, ossia se il comportamento scorretto contestato non si è verificato affatto o non era sufficientemente grave. Tuttavia, ai sensi del diritto del lavoro, la risoluzione immediata può essere impugnata in tribunale. Nella migliore delle ipotesi sarete risarciti, ma non salverete il vostro posto di lavoro.

Quando posso impugnare una risoluzione immediata?

La domanda decisiva è: la continuazione del rapporto di lavoro era effettivamente insostenibile? Se avete il sospetto che il licenziamento immediato sia ingiustificato, potete presentare denuncia presso il tribunale competente. Il tribunale decide se sussisteva o meno un motivo grave ai sensi dell’art. 337, cpv. 1, CO. Anche se doveste avere ragione nel contestare la risoluzione immediata del vostro rapporto di lavoro, tale decisione non è reversibile. Ma riceverete in ogni caso un’ indennità finanziaria.

Esiste un termine entro cui impugnare una risoluzione immediata?

Una risoluzione immediata cade in prescrizione dopo cinque anni. Ma è sicuramente meglio non aspettare troppo a lungo se si vuole impugnarla.

Licenziamento ingiustificato: ecco cosa vi spetta

Gli ex dipendenti licenziati ingiustamente e senza preavviso, ai sensi dell’art. 337c CO hanno diritto a

  • il salario che avrebbero percepito entro la fine del termine di disdetta ordinario previsto dal contratto di lavoro, nonché a
  • un’indennità fino a sei mensilità.

N.B. Anche il personale che si licenzia immediatamente senza motivi sufficienti può essere chiamato risponderne in tribunale. Secondo il diritto del lavoro sono tenuti a versare un risarcimento danni nei confronti dell’azienda. Ai sensi dell’art. 337d CO, l’indennità deve corrispondere ad almeno un quarto del salario mensile e deve essere fatta valere entro 30 giorni. Chi pretende un risarcimento più elevato deve dimostrare il danno subito.

Domande frequenti sulla risoluzione immediata

  • Malattia, gravidanza o servizio militare vi tutelano da una risoluzione immediata?

    No. Una risoluzione immediata può essere pronunciata in qualsiasi momento ed entra in vigore non appena la controparte ne viene a conoscenza. In questo caso non vi sono periodi di blocco come quelli che conosciamo per le disdette ordinarie. Non ha alcuna importanza ciò che è scritto nel contratto di lavoro.

  • Prima di procedere alla risoluzione immediata è necessario un ammonimento?

    Dipende dalla situazione:

    • In caso di inadempienze gravi non è necessario alcun preavviso – in questo caso è sufficiente un singolo evento che potrebbe essere un furto o un atto violento.
    • Nel caso di eventi meno gravi, ma ripetuti, è necessario un ammonimento o una diffida preventivi. Se il comportamento scorretto non migliora entro un termine prestabilito, la risoluzione immediata è giustificata. In questa categoria di condotte scorrette rientrano ad esempio le ripetute assenze ingiustificate, la continua inosservanza delle istruzioni, i costanti ritardi ecc. 

    Se non siete d’accordo con un ammonimento dovete opporvi: Presentate la vostra replica. Se il datore di lavoro si rifiuta di cancellare l’ammonimento, nel vostro dossier personale sarà archiviata anche la replica. Si tratta quindi di una dichiarazione contro l’altra.

    Lo stesso vale per il personale insoddisfatto del rapporto di lavoro: un’eventuale irregolarità sul posto di lavoro dovrebbe essere innanzitutto discussa. Se state addirittura pensando a una risoluzione immediata, dovete per prima cosa inviare una diffida scritta al vostro superiore che avrà in questo modo la possibilità di migliorare. È sconsigliabile procedere a una risoluzione immediata del rapporto di lavoro senza un motivo grave.

  • Dopo il verificarsi di un caso, quanto tempo resta per disdire il rapporto di lavoro senza preavviso?

    Il diritto del lavoro prevede che la risoluzione immediata debba avvenire subito dopo l’evento. Ciò significa che non appena si viene a conoscenza del comportamento errato determinante, in genere restano due o tre giorni lavorativi per prendere una decisione. Alle aziende più grandi viene concesso un po’ più di tempo, considerati i lunghi iter decisionali. Ma chi esita troppo a lungo rischia che la risoluzione immediata venga poi impugnata con successo.

  • Come evitare una risoluzione immediata?

    Una risoluzione immediata è un passo drastico, per entrambe le parti; nonostante il poco tempo a disposizione, dovrebbe quindi essere ben ponderato. Se possibile, cercate il dialogo: forse, nonostante tutto, sarà ancora possibile trovare una soluzione consensuale. Una disdetta ordinaria comporta solitamente meno complicazioni rispetto a una risoluzione immediata. E un’eventuale controversia giuridica implica sempre un notevole dispendio di tempo, denaro, energie e stress. Nel caso in cui la risoluzione immediata appaia inevitabile, richiedete la consulenza di un avvocato o contattate la vostra assicurazione di protezione giuridica.

  • Dopo una risoluzione immediata ricevo un’indennità di disoccupazione?

    Dipende:

    • nel caso in cui abbiate impugnato con successo la risoluzione immediata, che quindi era ingiustificata, avrete diritto all’indennità di disoccupazione (senza giorni di sospensione). Naturalmente ciò vale solo se tutti i requisiti sono soddisfatti.
    • Se la risoluzione immediata era giustificata la disoccupazione è imputabile a colpa propria. Ciò significa che l’assicurazione contro la disoccupazione può sospendere il versamento delle indennità giornaliere per un periodo massimo di 60 giorni (cosiddetti giorni di sospensione). Successivamente, se i requisiti sono soddisfatti, le indennità di disoccupazione vengono erogate normalmente.

    Dopo una risoluzione immediata, la cassa di disoccupazione esamina attentamente la situazione; anche per questo vale la pena documentare accuratamente l’intero processo.

  • Cosa comporta una risoluzione immediata per il certificato di lavoro?

    Avete diritto a un certificato di lavoro benevolo che non comporti alcuno svantaggio per voi. Se la risoluzione immediata risulta ingiustificata, nel certificato di lavoro va adeguata anche la data finale del rapporto di lavoro che altrimenti riporterà la data della risoluzione immediata, non più attuale.

    Diversa è la situazione in caso di licenziamento immediato giustificato: stando a diverse sentenze, è possibile e/o necessario menzionare il motivo grave che ha portato alla risoluzione immediata; questo per ottemperare all’obbligo di veridicità e in vista di eventuali rischi di responsabilità da parte del datore di lavoro. In questi casi un attestato di lavoro può essere vantaggioso per il dipendente.

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