Restare nell’abitazione di proprietà dopo il pensionamento o venderla? Vi mostriamo quali riflessioni dovreste fare prima di vendere un’abitazione di proprietà e quali possibilità vi si offrono.
Per molti il pensionamento rappresenta un grande passo. La quotidianità lavorativa è finita, ma resta più tempo da dedicare ai (nuovi) hobby, alla famiglia, ai viaggi, al giardinaggio, a un grande progetto che si è sempre voluto realizzare. Al tempo stesso, con il pensionamento sorgono nuove domande: dove e come vorrei vivere in futuro? L’abitazione di proprietà non è troppo grande per due persone? È meglio lasciare la casa ai figli?
Non è una decisione facile. E una volta che si è deciso di traslocare, vi attende già la prossima grande domanda: «Cosa fare con l’abitazione di proprietà? Vendere e comprarne una nuova? Affittare, regalare, lasciare in eredità?».
Vendere la casa di proprietà è un grande cambiamento nella vita di molte persone pensionate – dopo tutto, nella maggior parte dei casi molti ricordi sono legati alla propria abitazione. In un’epoca in cui già molte cose cambiano, si vorrebbe aggrapparsi a qualcosa che dà sicurezza. Eppure, una nuova casa potrebbe essere più pratica, meglio ubicata, più moderna. Oppure con i proventi della vendita si può realizzare un sogno a lungo accarezzato – il giro del mondo o una casa di vacanza al mare. La situazione cambia se la proprietà abitativa non è più sostenibile nella vecchiaia. Tutte le informazioni in merito sono disponibili nel nostro articolo sulla sostenibilità della proprietà abitativa nella vecchiaia.
Indipendentemente dal motivo per cui decidete di vendere la vostra casa o il vostro appartamento dopo il pensionamento, vale in ogni caso la pena richiedere una consulenza completa presso la vostra banca o la vostra assicurazione. Una volta chiarite tutte le questioni relative a situazione ipotecaria, sostenibilità, vendita ed eventualmente finanziamento della nuova proprietà abitativa, la decisione sarà molto più facile.
Vendere il proprio immobile e acquistare un nuovo appartamento non è l’unica opzione a disposizione. Chi possiede un’abitazione ha le seguenti possibilità:
Chi possiede un’abitazione di proprietà deve decidere se acquistare una nuova abitazione o se trascorrere la terza età in un appartamento in affitto. Chi decide di acquistare una nuova proprietà abitativa deve essere consapevole che solitamente ciò comporta un doppio onere finanziario, anche se solo temporaneamente. In fondo non è sempre facile effettuare una vendita e un acquisto contemporaneamente e traslocare direttamente dalla vecchia abitazione nella nuova casa dei propri sogni.
Di conseguenza, può convenire un finanziamento intermedio, con il quale la banca concede un’ulteriore ipoteca fino alla vendita della vecchia proprietà abitativa. Ciò consente di disporre dei fondi necessari per pagare il nuovo immobile mentre la vendita dell’abitazione precedente non è ancora stata conclusa. Non appena i fondi della vendita sono confluiti, l’ipoteca viene rimborsata.
Chi vende una proprietà abitativa e ne acquista una nuova dovrebbe occuparsi dell’imposta sugli utili fondiari. Perché chi dopo la vendita della proprietà abitativa acquista una nuova casa o un nuovo appartamento entro un determinato periodo di tempo può differire del tutto o in parte l’imposta sugli utili fondiari (a seconda del cantone). Ulteriori informazioni sono disponibili presso l’Associazione dei proprietari immobiliari.
La vendita di un’abitazione di proprietà non è un’opzione per tutti. Spesso l’abitazione di proprietà deve rimanere in famiglia – e viene poi regalata o lasciata in eredità alla generazione successiva. A volte non è una cosa facile. Soprattutto se più figli possono essere considerati eredi e hanno diritto a una compensazione finanziaria. Nel nostro articolo sul tema Eredità abbiamo riassunto le informazioni più importanti in merito.
Una donazione o un anticipo di eredità per la proprietà abitativa non significano però solo un pagamento a favore degli altri figli, bensì anche che i genitori uscenti perderanno il guadagno derivante dalla vendita della casa – una somma che potrebbe essere utilizzata anche nella vecchiaia.
Chi dunque regala l’abitazione di proprietà o la lascia in eredità mentre è ancora in vita e si trasferisce in un nuovo appartamento o casa fa molto bene a fare chiarezza sul proprio budget e sul costo della vita nella vecchiaia. Perché eventuali costi per degenze in case di riposo e di cura possono gravare ulteriormente sul budget.
Non di rado i precedenti proprietari di un’abitazione si trasformano nella terza età in nuovi locatari: la proprietà abitativa viene venduta, regalata o lasciata in eredità e si trasloca in un nuovo appartamento in locazione. Anche in questo caso è importante un’accurata pianificazione finanziaria. Se l’affitto supera i precedenti costi di proprietà abitativa, il budget deve essere adeguato di conseguenza.
Dall’altro, si pone la domanda di come gestire il ricavo della vendita della casa. In fin dei conti il più delle volte si ottiene una somma considerevole che non dovrebbe semplicemente rimanere sul conto di risparmio. L’importante è investire il ricavato in modo tale che in caso di necessità possa coprire le spese correnti o essere utilizzato per spese impreviste. A seconda dell’età a cui viene venduta la proprietà abitativa, inoltre, il denaro ricavato dovrebbe essere investito in un’ottica di breve-medio termine piuttosto che a lungo termine. Così si ha la certezza di averlo a disposizione quando è necessario.