La cassa pensione svolge un ruolo centrale nella vostra previdenza per la vecchiaia. Un riscatto nella cassa pensione vi offre la possibilità di versare contributi supplementari per aumentare il vostro avere di vecchiaia, beneficiando al contempo di agevolazioni fiscali.
La cassa pensione, detta anche previdenza professionale, è un elemento centrale della previdenza per la vecchiaia e integra le prestazioni del 1° pilastro (AVS) e ha come obiettivo quello di garantire il vostro tenore di vita anche dopo il pensionamento. Attraverso i contributi congiunti del datore di lavoro e dei dipendenti costituite il vostro avere di vecchiaia personale, che al momento del pensionamento sarà disponibile sotto forma di rendita, di capitale o con una combinazione di entrambi. Per molte persone la cassa pensione rappresenta la parte preponderante della loro previdenza per la vecchiaia. Per questo è particolarmente importante per evitare difficoltà nella vecchiaia.
Con un riscatto nella cassa pensione avete la possibilità di versare ulteriori contributi nella vostra previdenza professionale. Questi versamenti volontari che eccedono i contributi regolari incrementano il vostro avere di vecchiaia. Il riscatto colma le lacune dovute ad esempio a un’interruzione del lavoro (gravidanza, studi universitari, disoccupazione) o al lavoro a tempo parziale. Anche aumenti salariali, cambiamenti di datore di lavoro o salti di carriera possono generare un ulteriore potenziale di riscatto a seguito di modifiche del salario assicurato o dell’aliquota di contribuzione.
I contributi regolari alla cassa pensione invece, vengono versati mensilmente sotto forma di trattenute dal salario del dipendente e di contributi da parte del datore di lavoro che sono obbligatori e vengono calcolati in percentuale del salario assicurato.
Le condizioni quadro giuridiche per i riscatti nella cassa pensione sono definite nella Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP). I riscatti possono essere effettuati fino al massimo di stabilito per legge. Questo importo fa riferimento ai rispettivi regolamenti di previdenza ed è riportato sul certificato della cassa pensione. Per gli assicurati AXA questo importo e visibile anche sul portale previdenza myAXA.
Un riscatto nella cassa pensione vi offre diversi vantaggi:
A seconda del piano di previdenza, un riscatto può ripercuotersi positivamente anche sulle prestazioni in caso di invalidità o decesso. Presso AXA gli assicurati possono verificare questo effetto sul portale previdenza.
Se sono stati effettuati prelievi anticipati per l’acquisto di un’abitazione di proprietà, sarà possibile effettuare il riscatto solo dopo averli rimborsati. I riscatti di un prelievo anticipato per la proprietà abitativa vengono integrati con lo stesso rapporto nella parte obbligatoria o sovraobbligatoria dell’avere di vecchiaia in cui sono stati versati.
La cassa pensione (2° pilastro) e il pilastro 3a sono due componenti essenziali del nostro sistema previdenziale. Ecco una breve panoramica delle due soluzioni:
La cassa pensione e il pilastro 3a si differenziano per i seguenti aspetti:
Vantaggi fiscali: sia i riscatti nella cassa pensione che i contributi nel pilastro 3a sono deducibili dal reddito imponibile. Tuttavia l’importo massimo per il pilastro 3a di norma è inferiore ai possibili riscatti nella cassa pensione.
Quanto più vi avvicinate al pensionamento, tanto maggiore sarà l’effetto di risparmio fiscale offerto dai riscatti nella cassa pensione. In linea di massima potete comunque effettuare un riscatto facoltativo nella cassa pensione e approfittarne anche in gioventù.
Flessibilità e disponibilità: Con entrambe le soluzioni non potete disporre liberamente del vostro patrimonio risparmiato. Potete prelevare anticipatamente il vostro denaro solo in tre casi eccezionali: acquisto di una proprietà abitativa, avvio di un’attività indipendente o trasferimento all’estero. Per quanto riguarda la cassa pensione, potete scegliere tra rendita o versamento di capitale, mentre per il pilastro 3a è possibile soltanto il prelievo di capitale.
Rendimento e sicurezza: quando si investe in una cassa pensione, questa si fa carico della gestione e dell’investimento e di norma investe il vostro denaro in modo molto sicuro. Un tasso d’interesse vantaggioso può rendere questa opzione particolarmente interessante per le persone avverse al rischio. Nel pilastro 3a invece siete voi ad avere il controllo e potete scegliere una strategia d’investimento rischiosa o meno rischiosa, a seconda della vostra personale esposizione al rischio.
Poiché la legge prevede determinati limiti, è possibile effettuare versamenti solo fino a un determinato importo massimo. Il vostro potenziale di riscatto è dato dalla differenza tra l’avere effettivamente risparmiatoe quanto sarebbe stato possibile se a partire dall’età di 25 anni aveste sempre versato tutti i contributi con il vostro salario attuale. Tale importo è indicato sul certificato della cassa pensione che ricevete ogni anno. Prima di effettuare un riscatto, dovete inoltrare una richiesta alla vostra cassa pensione, affinché possa essere calcolato l’effettivo importo di riscatto possibile.
Ma attenzione: dopo un riscatto, per i prossimi tre anni non dovreste prelevare denaro dalla cassa pensione sotto forma di capitale. Se lo fate, dovete versare il vantaggio fiscale che avete ottenuto con il riscatto. Questo periodo di blocco di tre anni vale per ogni tipo di liquidazione in capitale: prelievo anticipato per la proprietà abitativa (PPA), attività indipendente, trasferimento all’estero o pensionamento. Il periodo di blocco non si applica ai beneficiari di rendite. Un riscatto nella cassa pensione è quindi possibile fino a poco prima del pensionamento, a condizione che si opti per una rendita e non per una liquidazione parziale o parziale in capitale.
Di norma i riscatti nella cassa pensione sono possibili fino al raggiungimento dell’importo massimo previsto per il capitale di previdenza. A seconda della somma di riscatto è possibile pianificare individualmente i singoli pagamenti e le scadenze corrispondenti. Ma attenzione: alcune casse pensione applicano delle commissioni a partire da un determinato numero di riscatti. Può quindi essere opportuno non versare svariati piccoli importi nell’arco di un anno. Conviene piuttosto investire un importo cospicuo in modo scaglionato su più anni per beneficiare di un maggiore risparmio fiscale.
Importante: osservate il regolamento della vostra cassa pensione che costituisce la base per stabilire con quale frequenza effettuare i riscatti e per quali importi.
Un pensionamento anticipato è possibile dopo il compimento del 58° anno d'età, se previsto dal regolamento del proprio istituto di previdenza. In questo modo, tuttavia, riceverete una rendita inferiore a quella che riceverete se lavoraste fino all’età ordinaria di pensionamento.
Potete ridurre o evitare del tutto questa deduzione attraverso versamenti nella cassa pensione. La lacuna da colmare corrisponde alla differenza tra la rendita regolamentare all’età ordinaria di pensionamento e quella all’età di pensionamento anticipato.