Quella di rientrare dalle vacanze portando con sé dei souvenir è una bella tradizione. Conchiglie, vasi e tappeti risvegliano la nostalgia di paesi lontani e accendono la voglia di partire per il prossimo viaggio. Come se ciò non bastasse, spesso nei luoghi di vacanza molti articoli altrimenti introvabili in patria costano poco. Ma attenzione: non tutte le merci acquistabili all’estero possono essere importate in Svizzera. Gli esperti legali di AXA-ARAG spiegano cosa bisogna tenere presente quando si importano souvenir.
Soprattutto nelle regioni turistiche la vendita di souvenir rappresenta una componente consistente dell’economia locale. L’offerta di ricordini è onnipresente, sia con i venditori ambulanti su spiagge e mercati, sia negli appositi negozi. Nell’euforia della vacanza è facile dimenticare che la responsabilità per le merci introdotte è del viaggiatore e che le violazioni possono comportare gravi sanzioni. Ecco a cosa prestare attenzione quando si fa shopping all’estero.
A livello mondiale vi sono infatti oltre 33 000 specie di piante e animali soggette alla Convenzione di Washington sulla protezione delle specie (CITES). L’importazione di tali piante, animali e i relativi manufatti sono in larga misura proibiti o in casi speciali hanno bisogno di un’apposita autorizzazione. Spesso i commercianti locali fanno finta di ignorare le leggi come pure i problemi a cui l’acquirente dovrà confrontarsi alla dogana svizzera. Per questo è essenziale che il viaggiatore si informi prima di partire presso gli uffici preposti. Per l’importazione di merci è responsabile unicamente il compratore e l’ignoranza non tutela da una sanzione.
In Svizzera dal 1° luglio 2014 sono in vigore le nuove disposizioni sull'importazione di merci. Particolare attenzione va rivolta ai prodotti sensibili quali contraffazioni, generi alimentari, piante e animali. Per evitare situazioni spiacevoli alla dogana e sanzioni di natura penale, si raccomanda un attento studio delle relative leggi. Tutte le indicazioni sono fornite senza garanzia.
Estate, sole, spiaggia – chi non vorrebbe rientrare dalle vacanze portandosi dietro un po’ dell’atmosfera dei luoghi visitati? Bastano un paio di conchiglie, una bottiglia di plastica piena di sabbia o qualche bel sasso. Ma attenzione: in molti paesi è vietato prelevare dalle spiagge sabbia e conchiglie. In alcune regioni italiane, per esempio, chi viola questo divieto va incontro a sanzioni di anche 3000 euro.
Poiché i molluschi sono già morti, normalmente non dovrebbero esserci problemi. Se invece si torna in patria portando con sé dei souvenir realizzati con parti di specie animali protette, occorre fare attenzione. L’importazione di questi articoli è infatti vietata, o comunque soggetta ad autorizzazione.
Sì, in molti paesi – p. es. Italia, Francia, Grecia, Islanda e Gran Bretagna – è vietato prelevare dalle spiagge conchiglie o sabbia. Per andare sul sicuro, conviene informarsi in loco circa quel che è permesso o meno: in molti casi, infatti, le sanzioni sono salatissime.
In Sardegna, per esempio, raccogliere conchiglie o sabbia da portare a casa può avere pesanti conseguenze: in questa regione, infatti, per qualsiasi alterazione delle spiagge sabbiose sono previste multe che vanno dai 500 ai 3000 euro.