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Incidentalità in Svizzera: distrazione prima imputata

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Bastano due secondi di guida «alla cieca» per provocare un incidente. E le attività e gli oggetti di ogni giorno sono continuamente causa di distrazione per chi guida un autoveicolo. Vi illustriamo le sette principali fonti di rischio per gli incidenti stradali e come prevenirle.

Le innumerevoli conseguenze di distrazione e disattenzione

Gli svizzeri ritengono che la maggior causa di incidenti stradali, ancor più dell'eccesso di velocità, sia costituita dalla disattenzione:  è quanto emerge da un sondaggio che AXA ha condotto su un campione di 1000 persone. Una sensazione peraltro confermata dalla ricerca scientifica: la distrazione al volante comporta il rischio di tempi di reazione nettamente più lunghi. Inoltre una guida disattenta può portare a compiere brusche sterzate, a ignorare la segnaletica o ad avere una visibilità limitata, con conseguenze nefaste per se stessi e altri utenti della strada. Proprio per evitare tutto questo è bene informarsi sulle principali fonti di rischio. Il servizio Infortunistica & prevenzione di AXA  le ha riepilogate qui per voi.

Distrazione: effetti drammatici sugli spazi di frenata

Una persona che guida concentrata dovrebbe avere un tempo di reazione massimo di circa un secondo. Se invece durante la marcia ci si dedica a ogni tipo di attività, i tempi di reazione possono facilmente arrivare a triplicarsi.

Cosa significa concretamente? Lo evidenzia la formula dello spazio di reazione: spazio di reazione = (velocità ÷ 10) x 3. Guidando concentrati, ad esempio a una velocità di 50 km/h, se i tempi di reazione sono di un secondo, lo spazio di reazione sarà di 15 metri: questo significa che ancora prima di iniziare la frenata avremo già percorso 15 metri! Se, in aggiunta, il conducente è distratto e impiega tre secondi a reagire, tale spazio triplica: a una velocità di 50 km/h si comincerebbe quindi a frenare solo dopo avere percorso 45 metri.

Rischio incidentalità per guida distratta

La distrazione al volante moltiplica i rischi di incidente. Fonte: upi – Ufficio prevenzione infortuni.

Le sette più frequenti cause di distrazione alla guida

Le attività e gli oggetti riportati di seguito sono particolari fonti di distrazione per la guida di ogni giorno . Vediamo quali sono i rischi che possono comportare e come evitarli.

1. Smartphone

Quando sul display compare un messaggio mentre si guida, la tentazione di mettere mano al telefono è forte. Non solo per leggerne il contenuto, ma magari anche per rispondere immediatamente. Ma questo ha necessariamente conseguenze sui tempi di reazione e sulla sicurezza in generale, tanto che oggi l’utilizzo del cellulare al volante è di gran lunga la principale causa degli incidenti. Evitate quindi di leggere messaggi e di rispondere durante la marcia. Per le telefonate usate solo la funzione viva voce; si consiglia caldamente di silenziare il dispositivo o di impostarlo in modalità «Auto» o «Non disturbare». 

2. Caduta di oggetti

Vi è caduto qualcosa nel vano poggiapiedi? Lasciatelo dov’è, fino a quando non vi sarete fermati. Cercando di raccogliere l’oggetto mentre guidate, rischiate di limitare fortemente la visuale e di dover effettuare brusche sterzate, senza dimenticare che rovistare sul pavimento della vettura è pericoloso perché distoglie fatalmente l’attenzione dalla strada.

3. Stanchezza

Fra le fonti di pericolo più sottovalutate durante la guida degli autoveicoli figura anche la stanchezza. L’Infortunistica AXA ha rilevato dallo studio menzionato che circa il 16 per cento degli svizzeri è già stata vittima del «colpo di sonno», mentre circa il 27 per cento in passato, secondo quanto direttamente dichiarato, è stato in procinto di cedervi. Chi si addormenta al volante si espone a un rischiosissimo «volo alla cieca»: il veicolo in quei momenti si sposta senza controllo. 

Secondo l’upi (Ufficio prevenzione infortuni) il rischio di incidente è:

  • 4 volte superiore viaggiando di notte
  • da 3 a 8 volte superiore in caso di disturbi del sonno
  • 7 volte superiore dopo l’undicesima ora di guida

Soprattutto nel caso di grandi viaggi, per vacanze o per lavoro, sono indispensabili pause adeguate e regolari.

4. Sistemi di navigazione

Che le indicazioni vocali del navigatore siano attivate o meno, prima o poi si finisce per dare un’occhiata al display. E anche se il dispositivo è fissato nella zona del parabrezza, spostare lo sguardo dalla strada rappresenta una breve ma, in talune circostanze, rischiosa distrazione. Perlomeno l’attivazione delle indicazioni vocali consente di concentrarsi maggiormente sulla carreggiata e sugli altri utenti. La cosa migliore è farsi un’idea precisa dell’itinerario già prima di partire e prendere mentalmente nota delle principali direzioni da seguire. In questo modo attiverete il vostro «navigatore interno» e sarete meno esposti alle distrazioni tecnologiche.

5. Emozioni

Ansia, tristezza o ira possono incidere fortemente sull'attenzione di chi siede al volante. Non è raro che da questi stati d’animo scaturiscano manovre e comportamenti non avveduti, come eccesso di velocità, sorpassi arrischiati o inosservanza del rosso semaforico. Ma anche emozioni positive possono abbassare la soglia di attenzione e ripercuotersi negativamente sullo stile di guida. Cercate quindi di affrontare il viaggio possibilmente in condizioni psicologiche di equilibrio.

6. Spuntini

Già solo per aprire una confezione occorre staccare una se non due mani dal volante. Se poi un po’ di salsa del nostro panino ci cade sui pantaloni, il tentativo di rimediare al piccolo incidente può avere conseguenze ben più gravi. Anche bere da una bottiglia di plastica non è solo vietato dalla legge, ma può anche limitare la visuale o distrarre da ciò che avviene in strada. La cosa migliore è rifocillarsi prima di partire oppure fermarsi a fare uno spuntino. 

7. Medicinali

In Svizzera sono in commercio circa 3500 farmaci che possono alterare la capacità di guida (fonte: upi), una fonte di rischio spesso sottovalutata. Numerosi di questi incidono sulla risposta del sistema nervoso centrale, pregiudicando quindi l’attenzione e la capacità di reazione. Effetti negativi possono essere prodotti anche da prodotti da banco come sciroppo per la tosse o collirio. In particolare il rischio incidente si moltiplica assumendo cocktail di farmaci o abbinando a questi il consumo di alcool o droghe.

Leggere attentamente le avvertenze dei medicinali e chiedere al proprio medico o al farmacista i possibili effetti sull’idoneità alla guida. Se questa risultasse limitata, è fortemente sconsigliato mettersi in marcia dopo l’assunzione delle sostanze. 

La campagna «Pensa, informati, guida» dell’Upi spiega i rischi connessi alla guida dopo avere assunto farmaci.

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