La tutela giuridica e finanziaria è particolarmente importante per le famiglie patchwork, al fine di tutelare al meglio tutti i loro membri. Dalle assicurazioni al diritto successorio fino al contratto di concubinato: ecco come strutturare la convivenza come famiglia patchwork.
Una famiglia patchwork (o famiglia acquisita) nasce quando due persone insieme ai loro figli biologici nati da una precedente relazione creano una nuova famiglia. Ciò significa che i figli non sono imparentati con il partner del proprio genitore.
Ma anche in caso di nuovo matrimonio dei genitori i figli non hanno diritti e obblighi nei confronti della nuova matrigna o del nuovo patrigno. I genitori acquisiti hanno tuttavia il diritto e l’obbligo di sostenere il partner nell’esercizio della responsabilità genitoriale.
In una famiglia patchwork, i membri della famiglia vivono in una nuova costellazione. I seguenti punti possono contribuire a una convivenza armoniosa:
La convivenza e la vita in una famiglia allargata comporta diversi vantaggi e svantaggi o aspetti positivi e negativi.
Un fattore positivo è che i figli della famiglia patchwork beneficiano di ulteriori figure di riferimento nella loro vita. Imparano ad essere flessibili e adattabili, il che può aiutarli anche in altri ambiti della vita. L’unione di due economie domestiche può inoltre alleggerire il budget di una famiglia allargata. Anche lo sviluppo delle capacità comunicative e di risoluzione dei conflitti arricchisce la convivenza a lungo termine. Così come le nuove relazioni che possono nascere tra i figli.
Naturalmente la convivenza come famiglia patchwork comporta alcune sfide. Le complesse strutture familiari possono confondere i figli e creare tensioni. Stili genitoriali e aspettative diverse richiedono molta comunicazione, il che può essere stressante a livello emotivo e temporale. I figli possono inoltre soffrire a causa della separazione dei genitori biologici e della nuova persona accanto alla madre o al padre. Possono sentirsi emotivamente lacerati se pensano di dover scegliere tra i loro genitori e/o i loro genitori acquisiti.
A ciò si aggiunge il fatto che in una famiglia allargata la protezione finanziaria è più difficile. Affinché in caso di necessità l’intera famiglia patchwork possa contare su un sostegno, occorre esaminare le soluzioni assicurative e previdenziali ed eventualmente ridefinirle.
Consigliamo alle famiglie patchwork di sottoscrivere le consuete assicurazioni: mobilia domestica, responsabilità civile, assicurazioni complementari malattie, come ad esempio un’assicurazione cure dentarie e, per i genitori con attività indipendente, un’assicurazione in caso di incapacità di guadagno. A integrazione di un testamento consigliamo alle famiglie allargate di stipulare un’assicurazione sulla vita con cui è possibile stabilire chi beneficerà e in che misura in caso di decesso.
Ulteriori informazioni sulla copertura assicurativa della vostra famiglia patchwork sono disponibili nell’articolo «Le giuste assicurazioni per voi e la vostra famiglia».
Consigliamo alle famiglie allargate di controllare le loro polizze assicurative per individuare le persone assicurate: spesso il domicilio comune è decisivo per stabilire chi è assicurato e dove. Se vi è un figlio nato da una precedente relazione che ha il domicilio principale presso l’altro genitore biologico, occorre eventualmente inserirlo nella polizza, a meno che non sia già integralmente coperto dalla polizza dell’altro genitore biologico. Per proteggersi, è necessario verificare per ogni componente della famiglia allargata se è compreso in una delle polizze in corso o se lo si deve aggiungere.
Per quanto riguarda la clausola beneficiaria, molte famiglie allargate conoscono solo le possibilità testamentarie. Anche nell’ambito del 2° e 3° pilastro esistono tuttavia diverse possibilità di copertura, di cui molte persone interessate non sono consapevoli. Ogni cassa pensione ha il proprio regolamento e quindi la designazione dei beneficiari in caso di decesso è disciplinato in modo diverso.
In caso di unione delle economie domestiche le somme assicurate devono essere riesaminate. Questo controllo serve a garantire che siano assicurati anche i nuovi oggetti introdotti nell’economia domestica della famiglia patchwork come televisore, vestiti, impianto stereo e cellulare. È comunque consigliabile verificare almeno ogni tre anni la situazione attuale e le somme assicurate ed eventualmente adeguarle.
Un altro punto critico è l’assicurazione cure dentarie dei figli. In questo caso è necessaria una stipulazione quando il figlio è piccolo, poiché a quel momento nella maggior parte dei casi non sono ancora note patologie pregresse o difetti di posizione. Una volta stipulata, un’assicurazione cure dentarie non dovrebbe essere disdetta e stipulata nuovamente in caso di separazione, altrimenti si corre il rischio che l’insorgere di (nuove) patologie o difetti ortodontici noti vengano considerati precontrattuali.
In una famiglia allargata le disposizioni giuridiche e finanziarie sono particolarmente importanti per tutelare al meglio tutti i membri della famiglia. Tematiche come la previdenza per i momenti difficili, la previdenza per la vecchiaia, il diritto successorio, i contratti di concubinato e le assicurazioni adeguate dovrebbero essere regolamentate chiaramente per evitare futuri conflitti.
In caso di conviventi non coniugati, è consigliabile chiarire per tempo la questione della previdenza per la vecchiaia. A tal proposito la famiglia patchwork dovrebbe tenere conto di diversi punti per i tre modelli AVS, LPP e previdenza privata:
AVS (1° pilastro): le coppie non sposate percepiscono la rendita AVS in modo autonomo e indipendentemente dalla convivenza. In caso di decesso le coppie in concubinato non hanno diritto a una rendita vedovile, come invece avviene per i coniugi. Pertanto deve essere garantito per entrambi i conviventi il versamento continuativo dei contributi AVS. Se uno dei due genitori penalizza la propria previdenza per dedicarsi alla casa e ai figli, l’altro genitore che svolge un’attività lavorativa dovrebbe mostrarsi solidale facendosi carico dei contributi previdenziali. Le lacune dovute all’accudimento dei figli vengono colmate dagli accrediti per compiti educativi AVS.
LPP (2° pilastro): a differenza delle coppie sposate, l’avere della cassa pensione accumulato dalle coppie non sposate durante il periodo trascorso insieme non viene diviso. Soltanto in caso di decesso, per i superstiti è possibile usufruire delle prestazioni LPP, benché non sussista alcun diritto ai sensi di legge. Gli istituti di previdenza che corrispondono le cosiddette rendite per conviventi spesso subordinano queste rendite a una determinata durata del concubinato o all’accudimento dei figli comuni. Per tutelarsi da questa evenienza si consiglia di notificare il prima possibile l’unione domestica alla cassa pensione. Al contempo è possibile stilare un contratto di concubinato che all’occorrenza può essere utilizzato come prova. Alcune casse pensione pagano volontariamente, se sono soddisfatti determinati presupposti, una rendita anche ai figliastri e figli elettivi. Le condizioni per la designazione reciproca dei beneficiari devono essere chiarite dalla coppia presso la propria cassa pensione.
3° pilastro: nella previdenza vincolata 3a, che gode di agevolazioni fiscali, esiste un ordine di successione prescritto dalla legge che, per le persone non sposate, colloca al primo posto i figli biologici, seguiti dal partner e dagli altri familiari. Per definire chiaramente la situazione di una famiglia allargata in caso di decesso, si dovrebbe definire in vita l’ordine dei beneficiari e quindi la linea di successione per il capitale 3a presso l’ente di previdenza. La previdenza libera del pilastro 3b è particolarmente indicata per le coppie in concubinato. Risparmi, conti bancari, assicurazioni sulla vita, obbligazioni, investimenti monetari, azioni, fondi d’investimento o abitazioni di proprietà: per garantire una copertura finanziaria reciproca possono essere utilizzati tutti questi strumenti che permettono di indicare liberamente il beneficiario o i beneficiari, fatta eccezione per le porzioni legittime. Il tipo e l’estensione devono essere stabiliti nella clausola beneficiaria comunicata per iscritto all’assicuratore. È opportuno stabilirlo anche per via testamentaria.
Scoprite nell’articolo «Tutelare la propria famiglia con il 3° pilastro» maggiori informazioni su come tutelarsi in modo ottimale nel 3° pilastro come coppia non sposata di una famiglia allargata e con la «Check-list concubinato» verificate che nessun punto importante venga dimenticato.
Per la copertura delle coppie non sposate si raccomanda di sottoscrivere un contratto di concubinato. È opportuno disciplinare i seguenti punti:
In caso di decesso è consigliabile redigere un testamento che consideri, oltre ai figli biologici, anche il/la partner e, se presenti e desiderato, anche i suoi figli. Poiché i figli biologici ricevono sempre una quota legittima, solo una piccola parte del patrimonio può essere liberamente ereditata. È tuttavia possibile che i figli biologici accettino un contratto successorio (di rinuncia) e che in tal modo si proceda a una ripartizione tra tutte le parti desiderate dalla persona deceduta. Eventualmente, come menzionato in precedenza, è consigliabile stipulare un’assicurazione sulla vita.
In caso d’infortunio o d’incapacità di guadagno del partner, un’assicurazione in caso d’incapacità di guadagno garantisce che la famiglia possa mantenere un livello di sussistenza adeguato al consueto standard di vita. Per quanto concerne tutte le altre assicurazioni, in caso di separazione o di decesso è necessario verificare le varie polizze in corso adeguandole alla nuova situazione.