L’assicurazione sulla vita (Terzo pilastro 3a/3b) copre i rischi quali il decesso e l’invalidità, ma può servire anche a costituire un capitale e a predisporre una previdenza privata per la vecchiaia. Per questo si fa una distinzione tra assicurazioni di rischio sulla vita e prodotti di capitalizzazione.
Il decesso o l’invalidità di una persona in seguito a infortunio o malattia causa spesso delle forti perdite di reddito che possono essere compensate solo parzialmente dagli istituti previdenziali statali e professionali. In queste situazioni un’assicurazione sulla vita rappresenta un’utile integrazione. L’assicurazione sulla vita versa infatti una somma pattuita contrattualmente che va a colmare le lacune finanziarie.
Chi desidera mantenere il proprio tenore di vita abituale anche dopo il raggiungimento dell’età AVS, in genere deve optare per una soluzione di previdenza privata. L’assicurazione sulla vita con componente di risparmio (detta anche assicurazione sulla vita di capitalizzazione o assicurazione mista sulla vita) offre, nell’ambito del pilastro 3a, l’opportunità semplice ed efficace di mettere da parte un capitale da utilizzare in pensione. Una soluzione di questo tipo consente di predisporre una previdenza per la vecchiaia sostenibile nel tempo evitando lacune di copertura.
Con un’assicurazione sulla vita è possibile, nel quadro del sistema previdenziale svizzero, risparmiare sulle imposte in modo intelligente. I versamenti effettuati nel pilastro 3a sono infatti deducibili dal reddito imponibile. Maggiori informazioni sono riportate nella sezione successiva.
Stipulando un’assicurazione sulla vita 3a si beneficia, a determinate condizioni, di un trattamento fiscale privilegiato. Occorre però ottemperare a precisi obblighi. Qui potete scoprire come ridurre le vostre imposte e cosa dovete fare per una corretta tassazione della vostra polizza di assicurazione sulla vita.
Un’assicurazione sulla vita consente di risparmiare sulle imposte soprattutto grazie alle agevolazioni fiscali concesse dalla normativa che regola il pilastro 3a. La legge stabilisce che i contributi previdenziali versati possono essere detratti dal reddito imponibile (max CHF 7258 all’anno per i dipendenti e CHF 36 288 per gli indipendenti). Questo porta a una riduzione del carico fiscale annuo.
Per usufruire della deducibilità fiscale dovete inserire l’assicurazione sulla vita nella vostra dichiarazione d’imposta.
I pagamenti periodici dei premi e i versamenti nel pilastro 3a possono essere dichiarati alla rubrica «Contributi a forme riconosciute di previdenza individuale vincolata (pilastro 3a)». L’importo massimo annuo deducile è di CHF 7258 per i dipendenti e di CHF 36 288 per gli indipendenti.
I versamenti nel pilastro 3b possono essere dichiarati alla rubrica «Oneri assicurativi e interessi di capitali a risparmio». Anche in questo caso esistono dei massimali consentiti per la deduzione che dipendono dalla situazione individuale del contribuente. Gli importi massimi variano a seconda che siano stati effettuati o meno versamenti nel 2° pilastro (cassa pensione, previdenza professionale) o nel pilastro 3a (previdenza vincolata).
È importante notare al riguardo che la rubrica sopra menzionata comprende anche i premi per la cassa malati. Pertanto, se dopo aver dichiarato i premi pagati per la cassa malati si raggiunge il limite di deducibilità, non è più possibile detrarre anche i versamenti 3b.
In Svizzera, conformemente alla normativa che regola il pilastro 3b, le assicurazioni sulla vita sono soggette all’imposta sulla sostanza. Chi ha sottoscritto una polizza 3b è tenuto quindi a indicarla nella sua dichiarazione d’imposta. Abbiamo riassunto qui di seguito le principali disposizioni relative all’obbligo fiscale per le assicurazioni sulla vita.
Si parla di polizze riscattabili quando il rischio assicurato (decesso o sopravvivenza) subentra in maniera certa, ma non si conosce il momento esatto. Lo stipulante può rescindere un contratto di questo tipo esigendo dall’assicuratore la corresponsione del cosiddetto valore di riscatto, a condizione che il premio assicurativo sia stato pagato per un periodo di tre anni. Simili assicurazioni sulla vita sono soggette all’imposta sulla sostanza.
L’avere accumulato nell’ambito di un’assicurazione sulla vita del pilastro 3a (ad es. con un conto di previdenza 3a) è esente dall’imposta sulla sostanza. Viene tassato come reddito solo all’atto del regolare versamento dopo il pensionamento, ma a un’aliquota ridotta.
Con un’assicurazione di rischio sulla vita si coprono le perdite economiche che sorgono in seguito a decesso o invalidità. Lo sapevate che a questo proposito gli esperti parlano di «rischi biometrici»?
In caso di decesso i superstiti dello stipulante di questa assicurazione (la famiglia o una persona designata) sono tutelati dalle conseguenze finanziarie ed economiche. A loro viene corrisposto il capitale garantito, cioè la somma pattuita contrattualmente per l’evento morte.
In caso d’incapacità di guadagno viene versata una rendita, con prestazioni garantite, destinata a colmare le lacune di reddito che si verificano in seguito a un evento grave, ad esempio una malattia o un infortunio.
Questi prodotti, che contengono le prestazioni di una polizza di rischio, consentono di risparmiare un capitale per la pensione e di predisporre una previdenza per la vecchiaia sostenibile nel tempo. L’assicurazione sulla vita di risparmio è detta spesso «assicurazione mista sulla vita» e può essere stipulata a scelta nell’ambito della previdenza vincolata (pilastro 3a) o di quella libera (pilastro 3b). Anche l’assicurazione abbinata a fondi è un’assicurazione sulla vita di risparmio.
A seconda della situazione, con questi prodotti è possibile conseguire un rendimento più elevato che con i classici depositi (ad es. presso una banca).
Per costituire un capitale sufficiente ai fini della previdenza per la vecchiaia si ricorre sempre più spesso a investimenti sul mercato azionario. A coloro che desiderano crearsi un comodo cuscinetto per la pensione utilizzando titoli azionari gli esperti raccomandano di optare per modelli combinati, in cui una parte del denaro viene collocata in azioni mentre l’altra viene remunerata a un tasso fisso o variabile.
Sul mercato operano molti offerenti, conviene quindi confrontare accuratamente le diverse proposte.
Con l’assicurazione in caso di decesso di AXA si coprono i rischi finanziari che sorgono in seguito all’evento morte. L’importo della somma assicurata può essere scelto liberamente. In caso di decesso, la prestazione viene corrisposta indipendentemente dalla procedura di successione ereditaria. Maggiori informazioni
Con una rendita per incapacità di guadagno di AXA si coprono le lacune di reddito che possono sorgere a causa di un’inabilità al lavoro in seguito a malattia o infortunio. Maggiori informazioni
Il piano di previdenza SmartFlex di AXA è una soluzione flessibile finalizzata al risparmio individuale per il pensionamento, con inclusa una copertura del rischio. Consente di sormontare difficoltà economiche temporanee e di mantenere il tenore di vita abituale durante la pensione. Maggiori informazioni
Un’assicurazione sulla vita offre sicurezza economica qualora subentri una perdita di guadagno in seguito a decesso o invalidità. Può servire a predisporre la propria previdenza privata, a costituire un capitale per la pensione e, grazie al 3° pilastro, a risparmiare sulle imposte.
La migliore assicurazione sulla vita è quella che si adatta perfettamente alle esigenze personali. La scelta della soluzione ideale − che si tratti di un’assicurazione di rischio sulla vita o mista − dipende essenzialmente dal profilo individuale. Non bisogna dimenticare di fare un confronto tra le diverse proposte. Siamo a vostra disposizione per analizzare la vostra situazione previdenziale nel corso di una consulenza al fine di mettere a punto un’offerta personalizzata.
No. Essendo una mera assicurazione di rischio sulla vita, le prestazioni pattuite vengono pagate al beneficiario solo al verificarsi del decesso. Chi vuole assicurare rischi come il decesso o l’invalidità e, al contempo, costituire un capitale dovrebbe sottoscrivere un’assicurazione sulla vita con componente di risparmio di AXA (ad es. piano previdenziale SmartFlex).
In generale vale il principio secondo cui alla morte della persona assicurata il beneficiario riceve la prestazione pattuita, indipendentemente da quanto sancito dal diritto successorio. Ciò permette anche ai soggetti non compresi nell’elenco degli eredi legali, ad esempio ai conviventi, di beneficiare della prestazione senza alcuna complicazione burocratica. Se muore il beneficiario senza che siano stati indicati altri aventi diritto, è opportuno designare un nuovo beneficiario per evitare che il capitale confluisca nella normale massa ereditaria.
Chi vuole assicurare il proprio decesso, un’invalidità, un’incapacità di guadagno o tutelare il proprio partner dovrebbe considerare la possibilità di stipulare un’assicurazione sulla vita. L’assicurazione sulla vita è pensata sia per le famiglie e i genitori single che per i proprietari di abitazioni ad uso proprio, i lavoratori indipendenti e le coppie sposate o di fatto.
Il 1° pilastro serve a garantire il minimo vitale in vecchiaia, in caso d’invalidità e incapacità di guadagno o in caso di decesso.
Il 2° pilastro comprende la previdenza professionale, l’assicurazione contro gli infortuni professionali, l’assicurazione d’indennità giornaliera in caso di malattia e gli istituti di libero passaggio. Il vostro obiettivo è quello di garantire il mantenimento del tenore di vita abituale dopo il pensionamento.
Un versamento facoltativo nella previdenza vincolata 3a o nella previdenza libera 3b consente di colmare, nella misura più ampia possibile, le lacune di reddito nel 1° e 2° pilastro del sistema sociale svizzero.
Avete delle domande oppure desiderate una consulenza previdenziale senza impegno? I nostri esperti sono a vostra disposizione.