Liberare i vetri da neve e ghiaccio è faticoso ma indispensabile. Chi parte pur avendo pulito soltanto una piccola porzione di vetro mette in pericolo sé stesso e gli altri e può andare incontro a conseguenze penali e riduzione delle prestazioni assicurative.
In inverno la polizia ha un bel da fare con coloro che si mettono alla guida con un parabrezza solo sommariamente sbrinato. Spesso lasciare l’auto all’aperto durante la notte significa ritrovarla ricoperta di neve o ghiaccio il mattino seguente. Accendere il riscaldamento dei vetri, raschiare ghiaccio e neve – a volte preparare l’auto prima di partire è faticoso. Chi si mette al volante nonostante una visibilità limitata, tuttavia, mette in pericolo la propria sicurezza e quella degli altri.
Perché la raschiatura mattutina dei vetri non diventi un vero e proprio tormento, Luca Genovese, responsabile Infortunistica e prevenzione et responsabile Centro di competenza Mobilità di AXA, consiglia di coprire i vetri dell’auto con un telo antighiaccio o una coperta di lana durante la notte e di tenere sempre a portata di mano raschiaghiaccio e scopa da neve. E se l’operazione dovesse andare per le lunghe, per combattere il freddo alle mani tornerà utile avere in auto un paio di guanti ben caldi. Oltre che dai vetri, il ghiaccio e la neve devono essere rimossi anche dagli specchietti retrovisori, dalle luci posteriori e dal tetto del veicolo. «Staccandosi potrebbe infatti disturbare i mezzi che seguono. In caso di frenata, inoltre, potrebbe scivolare sul parabrezza finendo per ostacolare la visuale alla o al conducente», spiega Luca Genovese.
Chi non rimuove adeguatamente ghiaccio e neve dai vetri dell’auto va incontro a una denuncia da parte della polizia. «Guidare con i vetri dell’auto ricoperti di ghiaccio o neve è vietato» spiega Alessandro Guarino, esperto legale di AXA-ARAG. In generale vale il principio secondo cui, per poter circolare sulle strade, un veicolo deve essere sicuro. «I vetri dell’auto devono essere liberati da neve e ghiaccio per avere una visuale a 180 gradi. Se il tetto del veicolo è coperto da lastre di ghiaccio o cumuli di neve che possono essere fatte cadere dal vento della corsa, un veicolo non è considerato sicuro per circolare», afferma l'esperto legale.
Come spiega Alessandro Guarino, le sanzioni variano a seconda della gravità del reato. «Chi si mette alla guida con un parabrezza sbrinato solo in minima parte compie una grave violazione di una norma della circolazione stradale e ciò giustifica senz’altro l’iscrizione nel casellario giudiziale e il ritiro della licenza di condurre per almeno tre mesi. Se i vetri sono solo parzialmente coperti di ghiaccio, il conducente andrà invece incontro a una multa senza iscrizione nel casellario giudiziale e a un ritiro della licenza di condurre per un periodo più breve».
Anche la guida con vetri appannati rappresenta tra l’altro una violazione delle norme della circolazione stradale. Se al momento di mettersi in strada i vetri dovessero appannarsi, occorrerà perciò fermarsi immediatamente e attendere che l’impianto di ventilazione faccia effetto.