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Autorità parentale – tutto quello che i genitori devono sapere

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Controversie dopo la separazione su mantenimento, diritto di visita o assegni: non sempre tra coniugi vi è identità di vedute – e a un certo punto non rimane che rivolgersi a un avvocato. Scoprite nel nostro blog gli aspetti essenziali in tema di autorità parentale.

Quali ambiti disciplina l’autorità parentale?

L’autorità parentale regola tutti gli aspetti dell’accudimento dei figli. Il principio guida è il benessere del bambino. In questo contesto, in Svizzera si distinguono varie voci:

  • Autorità parentale
  • Custodia
  • Diritto di visita / relazioni personali

Fino al compimento del 18° anno di età i figli soggiacciono alla vigilanza genitoriale. In linea generale i coniugi condividono l’autorità parentale. Tuttavia, in caso di separazione o divorzio e delle relative controversie legate all’autorità parentale, un tribunale sarà poi chiamato a decidere in merito alla custodia, al diritto di visita, al testamento genitoriale eccetera.

Le questioni legali relative all’autorità parentale rientrano nel diritto di famiglia. In caso di divergenze d’opinione è quindi opportuno rivolgersi ad avvocati specializzati in diritto di famiglia o autorità parentale.

Come funziona l’autorità parentale congiunta?

Alla nascita di un bambino, entrambi i genitori acquisiscono l’autorità parentale congiunta. Se non sono coniugati, l’autorità parentale è rivestita dalla madre fino al rilascio di una dichiarazione di autorità parentale congiunta o all’accertamento della paternità da parte di un tribunale. L’autorità parentale congiunta rimane in essere anche in caso di divorzio e viene revocata a uno o a entrambi i genitori solo in determinati casi. Per contro, è possibile ripartire la custodia e l’autorità parentale se il tribunale decide nel corso del procedimento come suddividerle in virtù delle rispettive massime. I genitori investiti dell’autorità parentale congiunta devono assumere insieme decisioni importanti nella vita del figlio. Tra queste rientrano fra l’altro interrogativi relativi ai seguenti punti:

  • Luogo di dimora
  • Metodo educativo
  • Formazione
  • Interventi medici importanti

Le questioni di ordine quotidiano possono essere risolte dal genitore che esercita la custodia sul figlio. Sono considerate di ordinaria quotidianità le questioni che attengono all’accudimento e all’assistenza giornalieri del figlio, ad esempio la definizione dell’orario in cui andare a letto.

Viceversa, la madre o il padre non può decidere autonomamente di trasferirsi con i figli in un altro comune di residenza e quindi lontano dall'altro genitore, se questo trasferimento ha pesanti ricadute sull’esercizio delle relazioni personali.

Se i genitori detengono l’autorità parentale congiunta, sono entrambi rappresentanti legali del figlio e amministrano anche il suo patrimonio.

Unioni domestiche registrate di coppie omosessuali

Tutte le questioni riguardanti le unioni domestiche registrate di coppie omosessuali  non sono disciplinate dal diritto di famiglia, bensì dalla Legge sull’unione domestica registrata.

Come si può ottenere l’esercizio esclusivo dell’autorità parentale?

In caso di autorità parentale esclusiva, un genitore viene privato  del potere decisionale genitoriale. In linea generale, madri e padri ottengono l’affidamento esclusivo solo se vi sono seri motivi per ritenere che il benessere del bambino sia compromesso, ad esempio in caso di abuso o violenza fisica. Il diritto d’informazione non è pregiudicato dalla revoca dell’autorità parentale: il genitore senza autorità parentale viene informato come sempre sugli eventi particolari nella vita del figlio. Inoltre è possibile revocare l’autorità parentale a un genitore se i beni del figlio sono a rischio o in caso di scelta educativa contraria ai valori dello Stato.

Quando interviene l’autorità di protezione dei minori in una controversia relativa all’affidamento – e quando il tribunale?

Se nel solco di una procedura di divorzio o di una procedura a tutela dell’unione coniugale l’autorità parentale deve essere disciplinata ex novo, la competenza in proposito spetta al tribunale della famiglia interessato in Svizzera. Nei casi che prevedono «solo» un adeguamento dell’autorità parentale è preposta l’autorità di protezione dei minori.

Qual è la differenza tra «custodia parentale» e «autorità parentale»?

Anche se un genitore detiene l’esercizio esclusivo della custodia, di regola i genitori esercitano congiuntamente l’autorità parentale. La custodia parentale è la facoltà di abitare insieme al figlio, di vivere nella stessa economia domestica e di occuparsi delle questioni quotidiane del bambino.

Se il bambino vive prevalentemente con un genitore, si parla di custodia esclusiva. Se invece vive con entrambi i genitori, si ha una custodia condivisa o alternata.

Fatta eccezione per il domicilio, la «custodia parentale» definisce di fatto null’altro che la responsabilità dell'accudimento. Anche il genitore che, dopo una separazione o un divorzio, non ha sovente il figlio con sé esercita la responsabilità dell’accudimento ovvero di prendersi cura del bambino non appena è con lui.

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Come influisce l’autorità parentale sul diritto di visita in caso di divorzio?

In linea generale si distingue tra autorità parentale e diritto di visita. Anche il genitore che non è investito dell’autorità parentale è legittimato a mantenere i contatti con i figli ai sensi del diritto di visita. L’entità del diritto di visita dipende dal caso specifico: laddove è possibile una custodia alternata, spesse volte questa opzione viene anche disposta. Un altro modello noto è la visita al figlio in due fine settimana. Gli interessi dei figli sono disciplinati dal tribunale in una prima regolamentazione, in caso di modifica dell’accordo dei genitori divorziati la competenza spetta all’Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA).

Quali decisioni può assumere da solo un genitore in regime di autorità parentale congiunta?

Il genitore che accudisce il figlio può decidere da solo in merito a questioni di ordine quotidiano. Nella fattispecie si tratta ad esempio di abitudini alimentari, iniziative, dell’orario in cui andare a letto o del consumo multimediale. Del pari un genitore può decidere subito e autonomamente in situazioni di urgenza, ad esempio se il figlio è in pericolo di vita o in caso di mancata reperibilità dell’altro genitore.

Una decisione non è più considerata di ordinaria quotidianità se ha ricadute difficili da modificare sulla vita di un figlio, basti pensare a un cambio di scuola o a un intervento medico.

La libertà decisionale incontra inoltre i suoi limiti quando il benessere del figlio viene compromesso.

Quali sono i diritti di un genitore non affidatario?

I due principali diritti di un genitore non affidatario ovvero che non detiene la custodia, sono il diritto alle relazioni personali (diritto di contatto e di visita) e il diritto d’informazione.

  • Il diritto all’esercizio delle relazioni personali è un diritto reciproco, a significare che sia il genitore senza autorità parentale sia il figlio hanno diritto a vedersi regolarmente e a trascorrere del tempo insieme.
  • Il diritto d’informazione prevede che i genitori senza autorità parentale debbano essere informati sugli eventi particolari – come ad esempio un esame importante – nella vita del figlio. Essi devono essere sentiti prima di assumere decisioni importanti per lo sviluppo del bambino. Si tratta nella fattispecie di un diritto di consultazione del genitore non affidatario. Tuttavia, diversamente dall’autorità parentale congiunta è in ultima istanza il genitore affidatario a decidere autonomamente. Chi detiene l’autorità parentale esclusiva deve informare, sentire e tenere in seria considerazione l’altro genitore.

I genitori privi di autorità parentale possono inoltre richiedere alle persone terze che si prendono cura del figlio informazioni sulle condizioni e lo sviluppo del minore.

Chi è investito dell’autorità parentale se i genitori vivono in regime di concubinato senza contratto?

Secondo la situazione giuridica attuale, l’autorità parentale spetta in primis alla sola madre, purché sia maggiorenne e non sotto curatela generale. In caso di genitori non coniugati il figlio viene riconosciuto oppure viene intentata un’azione di accertamento del rapporto di filiazione.

Con il rilascio di questa dichiarazione per la protezione in caso di concubinato si formalizza per legge l’autorità parentale congiunta anche senza matrimonio. Se un genitore rifiuta di rilasciare la dichiarazione sull’autorità parentale congiunta, l’altro genitore può attivare l’APMA / ARP (Autorità di protezione dei minori e degli adulti), che decide in merito all’affidamento genitoriale congiunto, qualora, per salvaguardare il benessere del figlio, non si potesse fare affidamento sull’autorità parentale della madre o l’affidamento – esclusivo o condiviso – dovesse essere trasferito al padre, e questo anche per definire il rapporto di filiazione tra il figlio e il padre e, se lo si desidera, a trasferirgli l’autorità parentale.

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Che cos’è l’APMA/ARP?

L'Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA), in Ticino nota come Autorità regionale di protezione (ARP), è un’autorità specifica che adempie un mandato legale. È designata dai cantoni e assume le sue decisioni in autonomia. In prospettiva del diritto di famiglia, l’ARP funziona come un tribunale.

L'Autorità regionale di protezione verifica, in seguito a una segnalazione e d’ufficio, se una persona è bisognosa di protezione e assistenza ovverose il benessere di un bambino è a rischio e decide se in proposito occorrono misure disposte per legge.

L’ARP interviene solo se l’aiuto di volontari non è sufficiente o non consente di raggiungere l’obiettivo. L’Autorità regionale di protezione assume di regola le sue decisioni con almeno tre membri. È imperativo che siano rappresentati specialisti dei rami professionali della giurisprudenza e del lavoro sociale.

Come può tutelarsi un genitore se viene considerato dall’  ARP pericoloso per i suoi figli?

I genitori possono dimostrare il contrario, documentando con elementi probatori che le argomentazioni dell’Autorità regionale di protezione non sono corrette. Qualora l’ARP disponesse delle misure, il genitore interessato può promuovere le rispettive azioni legali.

Quando dovrebbe essere attivata l’ARP?

In caso di pericolo per il benessere del bambino si dovrebbe attivare l’ARP se non è possibile chiarire la situazione all’interno della famiglia. L’autorità chiarirà poi se uno dei due genitori deve rinunciare all'affidamento.

Autorità parentale, mantenimento e assegni

Spesso occorre un chiarimento tra i coniugi soprattutto in tema di assegni per i figli e mantenimento.

Quando i genitori ricevono gli assegni e a quanto ammontano? Spesse volte questi e altri interrogativi assimilabili vengono chiariti in tribunale.

Quale genitore ha diritto agli assegni familiari dopo una separazione?

Se non disciplinato diversamente dalla legge, gli assegni familiari sono versati al genitore che detiene l’autorità parentale o presso il quale il figlio vive prevalentemente.

Chi deve provvedere al mantenimento del figlio?

Entrambi i genitori sono tenuti per legge a provvedere insieme al mantenimento del figlio finché non ha ultimato una formazione adeguata. La ripartizione dei contributi di mantenimento e del tempo di accudimento dipende dal modello di assistenza concordato o stabilito in sede giudiziaria. Più equamente i genitori disciplinano la custodia e l’accudimento, più si riduce il denaro destinato al sostentamento.

I giudici di famiglia calcolano gli alimenti e li definiscono in base al luogo di residenza e alla situazione finanziaria.

Chi definisce l’importo dell’assegno di mantenimento del figlio?

L’importo del mantenimento viene definito in virtù di un accordo comune tra i genitori – e con la relativa approvazione dell’ARP – oppure del tribunale.

Nel mantenimento del figlio rientrano da un lato la cura e l’educazione di un figlio e dall’altro le somme di denaro per coprire i vari costi, ad esempio per:

  • Accudimento
  • Istruzione
  • Formazione
  • Misure necessarie per la protezione del figlio
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Domande frequenti sull’autorità parentale

Chi sostiene i costi del diritto di visita?

Secondo la prassi comune del dritto di famiglia, i costi imputabili al diritto di visita sono a carico del genitore che lo esercita. Tuttavia, se la madre o il padre non dispone delle risorse necessarie – lei o lui non possiede ad esempio né un’auto né il denaro per acquistare il biglietto per i mezzi pubblici – i costi possono essere messi integralmente o parzialmente a carico del genitore che detiene la custodia.

Quali costi comporta il ricorso a un avvocato per l’autorità parentale?

Il costo di un avvocato è generalmente compreso tra CHF 200 e CHF 500 all’ora. La tariffa oraria varia a seconda del grado di specializzazione.

Dopo una separazione i nonni hanno il diritto di vedere i nipoti?

A fronte di circostanze straordinarie il diritto all’esercizio delle relazioni personali può essere accordato anche ad altre persone – in particolare parenti come i nonni – purché rientri nel benessere del bambino.

Come e dove si può riconoscere il proprio figlio?

Le persone di nazionalità svizzera e residenti in Svizzera possono dichiarare il riconoscimento presso qualsiasi ufficio di stato civile. Per i cittadini stranieri o che vivono all'estero, il riconoscimento è possibile presso le seguenti autorità:

  • Presso l’ufficio dello stato civile del luogo di nascita
  • Presso il luogo di residenza abituale del figlio
  • Presso il luogo di domicilio o il luogo d’origine della madre
  • Presso il proprio luogo di origine, se sono cittadini svizzeri

In linea generale occorre presentare solo un documento d’identità e un certificato di residenza. L’ufficio dello stato civile comunica quali altri documenti devono essere prodotti.

È possibile riconoscere un figlio contro la volontà della madre?

Un riconoscimento contro la volontà della madre è possibile, ma solo se un altro uomo non ha già riconosciuto il bambino ovvero se la madre non è coniugata – in quest’ultimo caso il marito è considerato per legge il padre. Se un altro uomo ha riconosciuto il, bambino, il riconoscimento in parola deve essere prima contestato in tribunale.

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