Gli affitti in Svizzera sono elevati. Cosa fare in caso di nuovo aumento del canone di locazione? In questo articolo vi spieghiamo le condizioni quadro legali per gli aumenti del canone di locazione, come è possibile impugnarli e come AXA-ARAG può aiutarvi con la sua assicurazione di protezione giuridica per privati.
Se nei media circola l’informazione che i canoni di locazione potrebbero presto aumentare o che il vostro locatore ha progetti di ristrutturazione, anche voi potreste correre il rischio di dover pagare un affitto più elevato. Uno scenario noto a molti locatari in Svizzera e che spesso genera domande e incertezze. Di quanto può aumentare l’affitto? L’aumento è giustificato? E quali sono i vostri diritti di inquiline e inquilini?
Il diritto svizzero di locazione stabilisce che gli aumenti dei canoni di locazione devono essere adeguati e giustificati da fattori dimostrabili. Tra questi rientrano ad esempio adeguamenti al tasso ipotecario di riferimento, l’aumento dei costi di gestione o misure di mantenimento e investimenti nell’immobile, che incrementano notevolmente il valore abitativo. Gli aumenti dei canoni di locazione devono essere opportunamente comunicati mediante un modulo ufficiale alle parti locatarie che hanno il diritto di opporsi all’aumento entro un determinato termine.
Un’assicurazione di protezione giuridica privata per parti locatarie può fornire un valido supporto. Aiuta a coprire i costi delle controversie giuridiche e offre l’accesso a una consulenza legale professionale. Per voi questo può essere un fattore decisivo per difendere efficacemente i vostri diritti e tutelarvi da aumenti ingiustificati del canone di locazione.
Preavviso: L’annuncio di un aumento della pigione deve essere comunicato per iscritto con l’apposito modulo ufficiale. Le locatrici e i locatori devono motivare l’aumento presentando ad esempio le attestazioni di un incremento dei costi operativi, la documentazione delle misure di mantenimento attuate o l’adeguamento al nuovo tasso d’interesse di riferimento.
Scadenze: La comunicazione dell’aumento della pigione deve essere effettuata in modo tale che pervenga alla locataria o al locatario almeno 10 giorni prima dell’inizio del termine di disdetta. Questo termine è decisivo perché consente di verificare l’aumento e, se necessario, di contestarlo o di prendere in considerazione altre azioni legali.
Ma non sono solo le scadenze a costituire un punto importante a cui prestare attenzione quando viene comunicato un aumento della pigione. Spesso i locatari si pongono tutta una serie di altre domande, ad esempio:
Se non siete d’accordo con l’aumento dell’affitto, avete il diritto di opporvi. In Svizzera occorre impugnare l’aumento rivolgendosi all’autorità di conciliazione competente entro 30 giorni dal ricevimento dello stesso. È consigliabile informarsi bene in anticipo ed eventualmente richiedere una consulenza legale per poter valutare realisticamente le proprie possibilità di successo.
In Svizzera il canone di locazione può essere aumentato a determinate condizioni, tra cui una variazione del tasso ipotecario di riferimento, un aumento dei costi operativi, investimenti che incrementano il valore degli immobili o un rialzo dell’indice nazionale dei prezzi al consumo. Un aumento del canone di locazione deve sempre essere motivato e comunicato formalmente alla parte locataria.
Il tasso di riferimento è un tasso fissato dall’Ufficio federale delle abitazioni che rispecchia l’evoluzione dei tassi ipotecari. Se il tasso di riferimento scende, in qualità di locatari avete sostanzialmente diritto a una riduzione dell’affitto, a meno che non vi siano altri motivi di fatto, come un aumento dei costi di gestione o interventi di ristrutturazione che giustifichino un aumento. Viceversa, in caso di aumento del tasso di riferimento i locatori possono far valere un aumento del canone a determinate condizioni.
Chi ha stipulato un’assicurazione di protezione giuridica presso AXA può beneficiare di una consulenza giuridica professionale. AXA aiuta i locatari in diverse città non solo a verificare la legittimità di aumenti dei canoni di locazione, ma anche a garantire la comprensibilità dei calcoli rispetto alla pigione iniziale. AXA garantisce che siate ben informati e rappresentati con la dovuta competenza, al fine di raggiungere una soluzione equa e adeguata.
Dopo aver ricevuto l’annuncio di un aumento del canone di locazione, avete 30 giorni di tempo per reagire. Utilizzate questo tempo per valutare attentamente i motivi dell’aumento. Qualcosa non va? L’aumento le sembra ingiustificato o incomprensibile? In caso affermativo, avete il diritto di procedere
impugnando l’aumento presso l’autorità di conciliazione competente. L’autorità di conciliazione funge da mediatore tra voi e il locatore, in modo che entrambe le parti possano esporre i loro punti di vista.
Tuttavia, se non si giunge a un accordo, si ha la possibilità di portare il caso presso il tribunale di prima istanza, dove sarà emessa una sentenza vincolante. Si tratta di una procedura con prescrizioni formali vincolanti. In questa fase è indispensabile l’intervento di un avvocato. Per questo è importante che riflettiate attentamente se volete intraprendere questa strada.
Di quanto sia ammesso aumentare il canone di locazione dipende dai motivi addotti. Per l’aumento del tasso di riferimento vale attualmente quanto segue: il canone di locazione può essere aumentato del 3 per cento ogni 0,25 punti percentuali. Se l’ultimo adeguamento del tasso di riferimento è stato sospeso, è anche possibile sfruttare appieno l’intero 6 per cento.
L’inflazione generale può essere addebitata fino al 40 per cento agli inquilini. L’aumento dei costi e della manutenzione viene spesso calcolato con un forfait dello 0,5 per cento. Anche la frequenza con cui è consentito un aumento dell’affitto dipende dai motivi presentati. Ad esempio, il canone di locazione può sempre essere adeguato in caso di variazione del tasso di riferimento. L’importante è che vengano rispettate le scadenze necessarie e le relative formalità.