Immaginate ... di aver scaricato un software gratuito per la vostra nuova fotocamera e di ricevere pochi giorni dopo una fattura via e-mail. A quanto pare mentre vi registravate come utente avete sottoscritto un abbonamento biennale. Il provider minaccia di adire le vie legali se non pagate.
Si parla di abbonamento trappola o trappola dei costi quando un’offerta apparentemente gratuita – sia una ricetta di cucina, un biglietto di auguri o un software – si rivela a pagamento dopo la stipulazione del contratto. Gli offerenti celano le informazioni sui prezzi, scritte perlopiù a caratteri minuscoli, in un punto difficilmente visibile. Spesse volte le offerte sono rivolte selettivamente a bambini o giovani.
In questi casi raccomandiamo sempre di reagire brevemente per scritto al sollecito di pagamento e di contestare il credito ovvero la stipulazione di un contratto a pagamento. La fattura andrebbe pagata solo se la controparte riesce a comprovare con i rispettivi giustificativi una simile stipulazione contrattuale.
La contestazione del contratto e del credito può essere inviata anche via e-mail.
Se la molestia arrecata dai solleciti di pagamento infondati persiste, l’azienda può essere denunciata alla polizia – è altresì possibile una denuncia alla Seco (Segreteria di Stato dell'economia). Qualora la controparte dovesse avviare la procedura esecutiva, occorre assolutamente presentare opposizione entro il breve termine di dieci giorni. L’opposizione blocca la procedura esecutiva e a questo punto la controparte sarebbe costretta a portarla avanti con giustificativi comprovanti l’esistenza del credito e del contratto.
Consiglio in ogni caso di leggere con attenzione le clausole riportate in caratteri piccoli, in modo da evitare future controversie.
No, non è necessario rinunciare al download di per sé. L’importante è verificare le Condizioni generali prima di scaricare il prodotto offerto.
Se si riceve una fattura dopo che nel sito web era dichiarato che i prodotti erano gratuiti, si dovrebbe verificare se il provider si è attenuto alla soluzione del «tasto blu» e se poco prima della conclusione della procedura di ordinazione ha fatto presente l’obbligo di pagamento . In assenza di un pulsante correttamente segnalato, a norma dell’Ordinanza sull'indicazione dei prezzi (SECO) non viene perfezionato alcun contratto.
Sì, è un comportamento negligente. Per evitare future controversie è consigliabile in ogni caso leggere prima con attenzione le Condizioni generali.
In assenza di un relativo accordo speciale i contratti stipulati non sono revocabili. Solo i contratti stipulati a domicilio ai sensi dell'art. 40a segg. CO possono essere disdetti entro 14 giorni.