18.12.2024
Quasi la metà delle svizzere e degli svizzeri crede ancora di poter conservare in vecchiaia il proprio tenore di vita abituale. È quanto emerge dall’ultimo studio AXA sulla previdenza. Quando però si tratta di come finanziare in concreto la terza età si scopre che una persona su cinque tra i 60 e i 65 anni non ha alcun piano effettivo.
Quasi la metà della popolazione svizzera (44%) è sempre convinta di poter mantenere in vecchiaia il proprio standard di vita. Lo confermano i dati del nuovo studio AXA sulla previdenza. D’altra parte, solo poco meno di un quarto (23%) è dell’idea che si possa finanziare la pensione esclusivamente con il primo e il secondo pilastro. La parte restante delle svizzere e degli svizzeri (77%) è consapevole che si debba ricorrere a un’alternativa previdenziale privata. Tre quarti delle persone intervistate tra i 18 e i 65 anni (75%) hanno optato per una soluzione nel terzo pilastro. Negli ultimi anni le formule in titoli sono diventate sempre più popolari. «Constatiamo con piacere che ampie fasce della popolazione hanno capito che la previdenza è anche una questione privata», afferma Herbert Goll, responsabile Previdenza e Patrimonio del Servizio esterno di AXA. «Naturalmente la previdenza privata fa parte del nostro modello operativo. Ma tra i nostri compiti vi è anche quello di creare trasparenza. Oggi, senza previdenza privata, in molti casi è pressoché impossibile conservare lo stesso stile di vita avuto in precedenza». A questo proposito i risultati dello studio evidenziano vistose differenze regionali. La convinzione di poter mantenere il proprio tenore di vita è infatti notevolmente più forte tra le persone nella Svizzera tedesca (51%) rispetto a quelle nella Svizzera romanda (22%).
Per contro, circa un quarto della popolazione (28%) presuppone di non essere in grado di conservare il proprio tenore di vita abituale in vecchiaia. I fattori che continuano a essere considerati problematici sono soprattutto quelli esterni di tipo economico, politico e demografico. Un numero molto minore di persone intervistate prevede un peggioramento del proprio tenore di vita in vecchiaia a causa di aspetti individuali, ad esempio contributi insufficienti o eventi critici della vita.
Due terzi delle persone tra i 50 e i 65 anni (64%) si sono già occupate del finanziamento della pensione ‒ uomini (66%) e donne (62%) quasi in egual misura ‒ con una frequenza che cresce con l'aumentare dell'età, come attestano i risultati dello studio. Peraltro, una persona su cinque (19%) prossima alla pensione (60+) non ha ancora riflettuto sul finanziamento della nuova fase che si appresta a vivere. Tra i 50 e i 59 anni il rapporto è di quasi la metà (43%). Esiste inoltre un’accentuata differenza tra la Svizzera tedesca e la Svizzera romanda. Mentre il 67% delle persone nella Svizzera tedesca ha pensato a come finanziare la propria pensione, la percentuale nella Svizzera romanda è di poco superiore alla metà (56%). La ragione principale menzionata per non affrontare la questione è la mancanza di mezzi finanziari.
Quando si tratta di decidere se percepire gli averi di vecchiaia del secondo pilastro sotto forma di capitale o di rendita, soltanto due terzi (65%) delle persone intervistate di età compresa tra i 50 e i 65 anni conoscono le diverse ripercussioni fiscali. Tuttavia, solo la metà circa (53%) di chi è al corrente delle differenze, ne tiene conto ai fini della scelta tra le due opzioni.
Meno della metà (36%) delle persone intervistate è in grado di stimare se e quanto erediterà. Di queste, solo poco più di un quarto considera l'eredità una parte essenziale della previdenza. Il tema dell’eredità viene trattato in modi diversi in seno alla famiglia. Più di un terzo delle persone intervistate (42%) non ha ancora affrontato l'argomento in famiglia, spesso perché giudicato non attuale o perché ci si aspetta che la conversazione venga intavolata dai genitori. Il tema non viene o non è stato ancora discusso per mancanza di attualità in particolare nella Svizzera romanda.
Dal 2019 AXA svolge annualmente uno studio approfondito sulla previdenza in Svizzera. Per l’ultimo studio condotto tra il 6 e il 14 agosto 2024 sono state intervistate, tramite il panel online «intervista», 1009 persone della Svizzera tedesca e della Svizzera romanda di età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Circa due milioni di clienti in Svizzera confidano nel know-how di AXA per quanto riguarda le assicurazioni di persone, cose, responsabilità civile, protezione giudica e sulla vita come pure per la prevenzione e promozione della salute e per la previdenza professionale. Grazie a prodotti e servizi innovativi negli ambiti mobilità, salute, previdenza e imprenditoria nonché a semplici processi digitali, AXA è al fianco delle sue clienti e dei suoi clienti come partner e con la sua promessa di marchio «Know You Can» li incoraggia a credere in se stessi anche in situazioni difficili. È questo l’obiettivo a cui lavorano quotidianamente circa 4500 collaboratrici e collaboratori e 3000 colleghe e colleghi della Vendita. Con oltre 340 succursali, AXA dispone della rete di distribuzione più ampia e capillare del settore assicurativo in Svizzera. AXA Svizzera fa parte del Gruppo AXA e nel 2023 ha conseguito un volume d’affari pari a 5,8 miliardi di franchi.