3 maggio 2023
Le statistiche dei sinistri di AXA mostrano in quali anni si sono verificati più danni da maltempo. Notevoli le differenze: per l’assicurazione i costi hanno oscillato tra i 50 e i 300 milioni di franchi all’anno. I cantoni più colpiti sono stati il Giura (grandine), Svitto (inondazioni) e il Ticino (fulmini).
Per due anni consecutivi la Svizzera ha registrato episodi di maltempo in quantità superiore alla media e, con essi, numerosi danni gravi. Cosa ci aspetta quest’anno? La stagione delle intemperie va generalmente da maggio ad agosto, anche se non tutte le regioni sono esposte allo stesso rischio. Le statistiche dei sinistri compilate da AXA negli ultimi anni mostrano chiaramente quali sono stati i fenomeni più frequenti e in quali aree si sono verificati.
Buona parte dei sinistri da maltempo e dei relativi costi è riconducibile ai danni da grandine subiti dalle auto. Negli ultimi 20 anni i cantoni più colpiti sono stati Giura, Ticino e Neuchâtel, ma anche Nidvaldo, Lucerna, Obvaldo, Svitto, Friburgo e Berna non se la sono cavata molto meglio: circa la metà dei danni da grandine notificati ad AXA si è verificata in questi nove cantoni. «In particolare le violente grandinate che nel giro di breve tempo danneggiano molte auto possono gravare pesantemente su questo bilancio», spiega Patrick Villiger, responsabile Sinistri Veicoli a motore presso AXA. Quasi del tutto risparmiati da questo fenomeno estremo sono stati invece i cantoni Sciaffusa, Ginevra, Grigioni, Glarona, Vallese e Turgovia.
Le statistiche di AXA denotano anche forti fluttuazioni dei danni da maltempo. Dal 1997 in poi per l’assicurazione i costi annuali in questo settore hanno oscillato tra i 52 milioni (1998, 2008) e i 299 (2021) milioni di franchi. Lo scorso anno sono stati registrati 38 000 sinistri e danni per 144 milioni di franchi. Gli anni record – ossia quelli che hanno fatto registrare oltre 40 000 sinistri o un onere dei sinistri superiore a 150 milioni di franchi – sono stati il 1999, il 2004, il 2005, il 2009, il 2012, il 2013 e l’eccezionale 2021. Individuare una tendenza è impossibile: per farlo bisognerebbe prendere in considerazione un periodo decisamente più lungo. «Constatiamo però che oggi gli episodi di maltempo sono più improvvisi e più intensi di un tempo. Le piogge sono cioè più forti, i chicchi di grandine spesso più grandi», spiega Stefan Müller, responsabile Sinistri Assicurazioni cose presso AXA. «Si sono così creati nuovi pericoli. Nelle aree densamente popolate, ad esempio, la pioggia torrenziale può trasformare le strade in fiumi minacciosi e finire letteralmente per sommergere i garage sotterranei».
Negli ultimi dieci anni il cantone più colpito dai danni da inondazione è stato Svitto, seguito da Turgovia, Lucerna, Soletta e Argovia. In queste zone AXA ha rilevato oltre un terzo dei danni da inondazione notificati, anche se è bene ricordare che alcuni eventi hanno pesato molto più di altri. Nell’ultimo decennio, invece, i cantoni Nidvaldo, Vaud, Uri, Grigioni e Basilea-Città sono stati perlopiù risparmiati dalle inondazioni. Si constata inoltre come le misure preventive adottate da Confederazione, cantoni e comuni abbiano inciso positivamente sull’entità dei danni. «Gli investimenti – ad esempio per gallerie di scarico per il deflusso dell’acqua, bacini di ritenuta, innalzamento delle dighe o messa a punto della carta nazionale dei pericoli di piena – stanno dando i loro frutti», così Stefan Müller.
A detenere il record dei danni da fulmine è il Ticino, dove nell’ultimo decennio il relativo rischio si è rivelato di sei volte superiore a quello del resto della Svizzera. In questo cantone – in cui AXA registra annualmente varie centinaia di notifiche di sinistro – il rischio di danni da fulmine è inoltre risultato addirittura di oltre 30 volte superiore a quello di Basilea-Città, Nidvaldo e Vaud. Il motivo è presto detto: quando l’aria caldo-umida del Mediterraneo viene sbarrata dalla catena alpina, si formano nuvole temporalesche con forti correnti ascensionali e discensionali e un’elevata tensione elettrica che viene scaricata con i fulmini.
Osservando alcune misure precauzionali è possibile ridurre il rischio di danni da maltempo. In caso di instabilità meteorologica, app con notifiche push segnalano l’arrivo di fenomeni temporaleschi rapidamente e con precisione geografica. Se è previsto vento forte, si dovrebbero fissare o riporre al coperto gli oggetti mobili come le sedie da giardino e riavvolgere le tende da sole. In presenza di piogge abbondanti vanno inoltre mantenuti liberi gli scarichi dell’acqua e chiuse le finestre. Se l’acqua minaccia di penetrare nell’edificio, gli oggetti preziosi e più sensibili all’umidità dovrebbero essere collocati in alto. In caso di grandine converrà invece mettere al riparo i veicoli e riavvolgere le tapparelle. «Molti forse non lo sanno, ma la grandine non rappresenta un rischio per le finestrature, mentre può danneggiare fortemente le tapparelle», prosegue Stefan Müller.
A seconda dell’oggetto danneggiato entrano in gioco diverse assicurazioni. I danni da maltempo arrecati alla mobilia e agli arredi sono coperti al valore a nuovo dall’assicurazione mobilia domestica. L’assicurazione casco parziale indennizza invece i danni ai veicoli. I danni agli edifici sono infine coperti dall’assicurazione di stabili, che nella maggior parte delle regioni è di competenza cantonale.
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