A casa

Truffa dell’anticipo: attenzione alla compravendita di animali su Internet

Condividere su Facebook Condividere su Twitter Condividere su LinkedIn Condividere su Xing Convididere per e-mail

Quando si cercano cuccioli su Internet, non è raro imbattersi in negozi online che offrono cani di razza in giovane età a prezzi vantaggiosi. Dal labrador al carlino passando per il border collie, questi fake shop spesso propongono una gamma amplissima e consegnano addirittura a domicilio teneri cuccioli importati dall’estero. Anche una nostra cliente, Fabienne Moser, ha trovato il suo cucciolo di terrier sul sito di un sedicente commerciante di animali: dopo aver versato un acconto, ha ricevuto un’ulteriore richiesta di denaro, ma non ha mai potuto abbracciare la sua Lulù.

Da anni Fabienne Moser*, cliente AXA, di professione odontotecnico, desiderava un cane. Quando, per motivi di lavoro, si è trasferita in una piccola città, ha pensato che fosse arrivato il momento di prenderne uno. Cercando allevatori su Internet, ha trovato un negozio online che ha immediatamente attirato la sua attenzione per i cuccioli che offriva e per come si presentava. A colpirla sono state la professionalità e la cura dei dettagli: c'erano tantissime foto di cuccioli, uno più carino dell’altro, a detta del sito tutti in regola con i vaccini, descritti fin nei minimi particolari, che hanno fatto subito breccia nel cuore della trentaduenne.

«Sono rimasta stupita dalla quantità di teneri cuccioli offerti», racconta Fabienne che non si è minimamente insospettita della vastissima gamma proposta. Per settimane ha navigato ore e ore sul sito finché la scelta non è caduta su Lulù, uno yorkshire terrier dal pelo oro e bianco e dagli occhi vivi e penetranti.

900 euro di anticipo per un terrier

Fabienne, che non vedeva l’ora di accogliere il suo cucciolo di terrier, ha versato un acconto di 900 euro. «Il servizio del negozio online mi ha fatto un’ottima impressione e non ho mai trovato niente di strano nelle nostre interazioni», afferma questa giovane del canton Soletta. Dopo il versamento, ha chattato diverse volte via WhatsApp con il suo sedicente interlocutore del negozio di animali: «Mi ha fornito informazioni esaurienti sul carattere di Lulù e sulle vaccinazioni a cui era stata sottoposta». Fabienne, che non stava più nella pelle, aveva già comprato cuccia, ciotola e cibo per cani.

«Mi ero follemente innamorata di quei cuccioli e vedevo tutto rosa, anche se c’erano dei campanelli d’allarme di cui avrei dovuto accorgermi molto prima.»

Fabienne Moser, cliente AXA

Un’altra richiesta di denaro invece del cucciolo

Tuttavia, cinque settimane dopo al posto del cucciolo le è arrivato un messaggio preoccupato sul WhatsApp. «Il negoziante mi chiedeva di versare altri 500 euro per completare la spedizione. Se non avessi pagato, Lulù avrebbe rischiato di morire di sete durante il trasporto alla frontiera con la Svizzera», spiega Fabienne che quel punto ha cominciato a insospettirsi giacché non si era mai parlato di un pagamento del genere. Invece di versare questo ulteriore importo ha telefonato subito ad AXA.

Copertura dei danni da parte dell’assicurazione Cyber

Per fortuna circa un anno prima, quando le avevano piratato la carta di credito e la banca non aveva coperto il danno, Fabienne aveva sottoscritto un’assicurazione Cyber per privati. AXA ha cercato il sito fraudolento, ha aiutato la cliente a cambiare le password e a bloccare le carte di credito e si è fatta carico tutti i danni al netto della franchigia.

*Il nominativo della cliente, di cui AXA è in possesso, è stato cambiato per espresso desiderio di quest’ultima.

Cinque domande a Delia Moore, responsabile dell’assistenza clienti dei Servizi di prevenzione dei cyber-rischi di AXA

Come funziona la truffa dell’anticipo?

Nella classica truffa dell’anticipo la merce proposta in realtà non esiste. Nel caso in questione i cybercriminali non sono mai stati in possesso del cane, ma si sono limitati a pubblicare le foto dei cuccioli e a richiedere degli anticipi. Tali importi sono finiti direttamente nelle loro tasche senza che vi fosse mai la possibilità per la nostra cliente di ricevere l’animale.

Che cosa dovrebbe farci insospettire?

Prima di aver ricevuto la merce non bisognerebbe mai effettuare nessun genere di pagamento anticipato. È una regola che vale soprattutto per i presunti costi aggiuntivi. Capita spesso che vengano richiesti costi di spedizione o dazi doganali, ma in effetti è solo un modo per spingere le vittime a versare un primo o un ulteriore acconto. In questi casi spesso i clienti aspettano invano la merce e il denaro va irrimediabilmente perduto.

Che cosa si intende per truffa dell’anticipo?

In linea di massima si intende quella forma di truffa in cui per poter ricevere un prodotto o un servizio deve essere versato, appunto, un anticipo.

Che tipo di assistenza è stato fornito alla signora Moser?

Innanzitutto abbiamo provveduto ad analizzare il caso, verificando l’URL, le chat su WhatsApp, il numero di telefono e l’impressione generale comunicata dal sito. La cliente ha sporto denuncia direttamente alle forze di polizia locali.

Le è stato inoltre offerto un supporto psicologico ed è stato svolto un colloquio di prevenzione per evitare il ripetersi di casi analoghi. È stata aiutata a cambiare le password, a bloccare le carte di credito e a richiederne di nuove. Insieme abbiamo coordinato la notifica di sinistro alle sue banche e installato il plugin del browser che l’avvertirà se in futuro dovesse imbattersi in un altro sito fraudolento. Ci siamo fatti carico del danno finanziario, al netto della franchigia.

Il fake shop è ancora attivo. Com’è possibile?

I siti fraudolenti possono essere ancora attivi per diversi motivi, talvolta difficili da individuare. È necessario che un utente segnali alle autorità competenti l’attività illegale in modo che possano prendere le misure opportune.

Inoltre, può volerci tempo prima che queste ultime o i provider di servizi online se ne accorgano e prendano provvedimenti. È quindi importante segnalare i siti sospetti per proteggere gli altri utenti e sostenere le autorità nella lotta alla criminalità informatica. L’assicurazione Cyber di AXA collabora con gli scam adviser: segnaliamo i siti sospetti da inserire nella black list dei fake shop.

Anche la polizia ha la possibilità di procedere contro i siti fraudolenti. In collaborazione con i provider di servizi online e altre autorità può adottare misure idonee a combattere le attività illegali su Internet, per bloccare o eliminare, ad esempio, siti del genere o avviare un’azione penale a carico dei responsabili. Pertanto raccomandiamo sempre ai nostri clienti di segnalare i siti sospetti alle forze di polizia locali per consentire loro di prendere gli opportuni provvedimenti.

  • Teaser Image
    Come riconoscere i fake shop

    Dietro alcuni negozi online si nascondono malintenzionati che cercano di truffare chi fa acquisti in rete. La nostra esperta vi spiega come riconoscere i fake shop.

    Maggiori informazioni

In che modo le misure di prevenzione dei cyber-rischi possono proteggere dai fake shop?

I clienti che sottoscrivono un’assicurazione Cyber ricevono, all’interno del modulo «Shopping online», un tool facile da installare che li avverte quando si collegano a o navigano su  siti fraudolenti. Per eventuali quesiti o dubbi ci si può poi rivolgere all’assistenza clienti di AXA. Inoltre, inviamo loro periodicamente messaggi di avviso per aggiornarli sulle truffe del momento. Il nostro obiettivo prioritario è consentire ai clienti di navigare su Internet in tutta sicurezza. Con l’assicurazione Cyber di AXA comprensiva dei servizi di prevenzione sarete informati e protetti in tutto e per tutto in modo da potervi muovervi online con assoluta tranquillità.

Articolo correlato

AXA e lei

Contatto Avviso sinistro Offerte di lavoro Media Broker myAXA Login Valutazioni dei clienti Portale officine Abbonarsi alla newsletter myAXA FAQ

AXA nel mondo

AXA nel mondo

Restare in contatto

DE FR IT EN Avvertenze per l'utilizzazione Protezione dei dati / Cookie Policy © {YEAR} AXA Assicurazioni SA