Una cascina nell’Entlebuch, un loft a Zurigo o una houseboat sul Lago Lemano: in Svizzera al momento sono oltre 50 000 gli alloggi offerti tramite la piattaforma Airbnb. Anche voi pensate di dare occasionalmente in affitto una camera o il vostro intero appartamento tramite Airbnb?
Se un immobile in locazione viene affittato interamente o in parte a terzi si parla di subaffitto, che in Svizzera è fondamentalmente consentito ai sensi delle disposizioni di legge. Singole stanze o l’intero appartamento possono essere dati in affitto a terzi se il locatore ne è a conoscenza.
Il subaffitto tramite Airbnb non è ancora regolamentato nel diritto di locazione; i cantoni gestiscono la fattispecie in modi diversi. Perciò anche per il subaffitto tramite Airbnb vale quanto segue: il locatario deve chiedere il permesso del locatore. Teoricamente i locatari dovrebbero chiedere questo permesso per ogni nuova prenotazione. Può rivelarsi utile la conclusione di un accordo scritto tra locatario e locatore in cui si stabilisca che il locatore concede un consenso generale per il subaffitto.
Il consenso per il subaffitto può essere negato solo nei seguenti casi:
L'informazione più importante che deve essere fornita al locatore in caso di subaffitto è il canone locativo. Altrettanto rilevanti sono l’identità e il numero dei sublocatari, la durata del subaffitto e lo scopo d’uso. La soluzione più semplice per il locatario è di norma quella di trasmettere subito al locatore l’annuncio previsto su Airbnb. Questo obbligo di informazione sussiste tra l’altro per tutta la durata del subaffitto, vale a dire ad esempio anche in caso di eventuali modifiche durante il rapporto di subaffitto in corso.
Per chi gestisce un hotel o una pensione, la riscossione di una tassa di soggiorno per ogni pernottamento è normale in molti comuni. Dato che le piattaforme di intermediazione fanno sempre più concorrenza al settore alberghiero classico, alcuni comuni hanno adeguato le proprie leggi: adesso esigono che anche gli host Airbnb facciano pagare ai loro ospiti le tasse di soggiorno. Spesso questa tassa viene combinata con un biglietto per i trasporti pubblici, cosa che comporta per gli ospiti un valore aggiunto. Si consiglia in ogni caso di reperire informazioni in merito presso il comune di residenza.
Un moderato sovrapprezzo è naturalmente consentito, poiché l'host Airbnb offre di norma l'immobile in locazione completamente ammobiliato e provvede alla pulizia e alla fornitura di biancheria da letto e da bagno. Al tempo stesso, però, l'immobile non può essere subaffittato a titolo professionale. Il locatario principale deve avere l’intenzione di continuare a utilizzare personalmente l’appartamento.
Vengono a crearsi notevoli svantaggi ad esempio se:
In simili casi il locatore è autorizzato a negare o ritirare il proprio consenso al subaffitto.
Vi raccomandiamo di richiedere il consenso al subaffitto del vostro appartamento o di una stanza dello stesso in forma scritta. Solo cosi, in caso di incongruenze o malintesi, potrete dimostrare cosa avete concordato con il locatore.
Il vostro locatore dovrebbe concedere quanto prima il suo consenso scritto mediante lettera raccomandata dopo aver ricevuto la vostra richiesta. La legge, tuttavia, non prevede alcun termine entro il quale il locatore debba dare il suo consenso al subaffitto. Se non reagisce alla vostra richiesta, il suo silenzio può essere a seconda dei casi interpretato come assenso, anche se il locatore non è d’accordo.